Confcommercio Napoli: "la ripresa non c'è, puntare su commercio e turismo"

Confcommercio Napoli: "la ripresa non c'è, puntare su commercio e turismo"

Nel corso dell'Assemblea generale dell'Associazione il presidente Russo ha sottolineato che "le politiche di sviluppo hanno trascurato la vocazione naturale del Mezzogiorno alle principali attività terziarie. Il capitale artistico-culturale, ambientale ed eno-gastronomico è gravemente sottoutilizzato".

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26 giugno 2014
"Non vi è una stabilizzazione dei consumi né un accenno di uscita dalla crisi. I dati Istat hanno confermato che le vendite al dettaglio nei primi quattro mesi del 2014 sono ulteriormente calate rispetto al 2013. Le cifre per Napoli e provincia sono sconfortanti, con un calo del fatturato che in alcuni settori (abbigliamento, gioiellerie, fioristi, arredamento) è compreso tra il 40 e il 50%". Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia della provincia di Napoli, aprendo i lavori dell'Assemblea generale dell'associazione che si è tenut presso la sede in Piazza Carità. "La situazione di Napoli e della sua provincia – ha continuato Russo – va inserita in un contesto più ampio che coinvolge il Meridione: la crisi degli ultimi anni ha ulteriormente allargato la forbice tra il Nord e il Sud del paese. Il Pil pro capite del Mezzogiorno nel 2013 è sceso al 55% rispetto a quello del Settentrione, e i consumi pro capite sono scesi dal 70% del 1995 al 65% del 2013. Questi dati sono destinati a peggiorare anche nel 2015 se non vi sarà un'inversione di tendenza". "Il Sud – ha spiegato il presidente di Confcommercio Napoli – esporta solo il 13% della sua produzione rispetto al 32% circa del Nord, a dimostrazione dell'inefficacia delle politiche di sviluppo che, puntando esclusivamente sull'industrializzazione dei territori meridionali, hanno trascurato la vocazione naturale del Mezzogiorno alle principali attività terziarie come il turismo. Il capitale artistico-culturale, ambientale ed eno-gastronomico del Sud è infatti gravemente sottoutilizzato: solo il 13,2% dei turisti stranieri sceglie le regioni meridionali, mentre ben il 44,3% si indirizza al Nord-Est".

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