Confcommercio Padova: "Dobbiamo far sentire la nostra voce"

Confcommercio Padova: "Dobbiamo far sentire la nostra voce"

Venerdì 30 ottobre le sigle padovane del mondo del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi scenderanno in piazza per contestare i provvedimenti restrittivi dell'ultimo Dpcm. 

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29 ottobre 2020

#vogliamolavorare, questo è l'hashtag che le sigle padovane del mondo del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi, hanno scelto per veicolare il loro messaggio sui social in vista della manifestazione di venerdì 30 ottobre davanti a Palazzo Moroni.

Patrizio Bertin, Erminio Alajmo e Nicola Rossi, rispettivamente presidenti di Confcommercio, Appe e Confesercenti hanno chiesto al Prefetto, Renato Franceschelli, un intervento nei confronti del governo e gli hanno consegnato un documento che illustra le criticità e le richieste del settore.   

"Pur comprendendo e condividendo la preoccupazione per il diffondersi della pandemia - si può leggere nel documento consegnato al Prefetto - riteniamo che il provvedimento adottato dal Governo sia, nei confronti di pubblici esercizi, palestre, piscine e centri sportivi in genere, assolutamente penalizzante, se non addirittura, per alcuni aspetti, punitivo, di attività economiche che si erano adeguate a tutti protocolli emanati, investendo notevoli risorse e senza che vi fosse particolare evidenza del contagio presso le stesse".

"La chiusura alle 18 di molte attività se non la chiusura tout court non possono essere ristorate da contributi una tantum, per cui si auspica, in prima battuta, "il prolungamento dell'orario di apertura dei ristoranti alle 23.00 e degli altri pubblici esercizi alle 20.00, sempre nel rispetto delle norme che prevedono il servizio al tavolo, il distanziamento e l'igienizzazione delle mani, e dando la possibilità di lavorare a quelle palestre, piscine e centri sportivi che hanno adottato protocolli ferrei Anti-Covid 19 e hanno dimostrato di applicarli puntualmente"., sottolinea il documento delle categorie economiche. 

"Agli associati dell'Ascom - ha detto il presidente Patrizio Bertin - abbiamo rivolto l'invito a partecipare perché è il momento di far sentire la nostra voce: vicini alle imprese ma lontani dalla violenza!"  "Per chiedere con forza il rispetto del diritto al lavoro per le nostre famiglie, i nostri collaboratori e le nostre città". 

 

Di

Veronica Mancino

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