Confcommercio Padova: "Chiusure generalizzate sarebbero una catastrofe"

Confcommercio Padova: "Chiusure generalizzate sarebbero una catastrofe"

Il presidente Bertin: "Rischiamo un costo economico e sociale insostenibile". "Serve un equilibrio che metta insieme salute pubblica e ripresa economica". 

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12 ottobre 2020

Le chiusure generalizzate che sembrano essere previste nel prossimo Dpcm del governo "sarebbero una catastrofe". Non usa mezzi termini il presidente di Confcommercio Padova, Patrizio Bertin, per descrivere quelle che potrebbero essere le conseguenze economiche e sociali  di un nuovo anche se parziale lockdown.  "Io mi rifaccio a ciò che ha detto il Presidente Mattarella rispondendo a Boris Johnson: "Anche noi Italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà". "Chiusure generalizzate - ha osservato Bertin - sarebbero una catastrofe perché avrebbero un costo economico e sociale davvero insostenibile da parte di un Paese che chiuderà l'anno con un Pil in calo del 9%".

"Questo significa che misure precauzionali come quelle che vengono prospettate nel nuovo Dpcm, seppur mitigate rispetto ai mesi di maggior diffusione del virus, non solo non sono auspicabili ma credo possano essere controproducenti a cominciare da quell'estensione dello smart working nella pubblica amministrazione che già adesso risulta essere, oltre che pesante economicamente, anche divisivo socialmente perché accentua il divario tra "garantiti" e "non garantiti" e che, se allargato, accentuerebbe il divario tra chi il reddito se lo vede confermato per legge e chi per legge se lo vede tolto". 

Bertin, dunque, è per un equilibrio che metta insieme salute pubblica e ripresa economica: "Ai nostri giovani - ha precisato- che in qualche misura e non sempre a ragione, vengono additati come i primi responsabili del mancato rispetto delle regole, chiedo senso di responsabilità. La mascherina portata correttamente evita, tanto per citare un caso, che si chiudano i bar ed evitare che si chiudano i locali significa contribuire alla ripresa. Ma al tempo stesso chiedo che il governo abbia altrettanto senso di responsabilità innanzitutto evitando i deleteri effetti annuncio che rischiano di essere più dannosi dei provvedimenti stessi perché bloccano qualsiasi iniziativa e poi che si ricordi che intere filiere, soprattutto quella del turismo, hanno azzerato i loro fatturati e moltissime imprese del commercio al dettaglio hanno già chiuso definitivamente l'attività".

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