Confcommercio Perugia: "centinaia di imprese a rischio"

Confcommercio Perugia: "centinaia di imprese a rischio"

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13 dicembre 2012

''Sconforto e disperazione'' sono le parole che descrivono lo stato d'animo di tanti imprenditori
umbri del commercio e del turismo in vista della prossima scadenza dell'Imu secondo il quadro tracciato da Giorgio Mencaroni, presidente Confcommercio della provincia di Perugia. ''In questi giorni - spiega Mencaroni in una nota - riceviamo in continuazione segnalazioni da parte di colleghi che dichiarano di non essere nelle condizioni di poter pagare quello che definiscono un 'assurdo balzello'. Le amministrazioni comunali devono ascoltare la loro legittima protesta, sospendere
le maggiorazioni e dilazionare i pagamenti. Da mesi abbiamo sollecitato l'Anci e i vari Comuni umbri perché adottassero un atteggiamento meno vessatorio rispetto all'Imu, e a non sottovalutare le conseguenze di decisioni che potrebbero portare alla chiusura centinaia di imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro. La scelta insensata di tassare al massimo anche i beni strumentali è sentita dagli imprenditori come particolarmente odiosa e noi stiamo verificando tutte le possibili azioni da intraprendere contro di essa, per non lasciare nulla di intentato nella gravissima situazione in cui siamo. Aggiungo che con questo tipo di provvedimenti i Comuni possono fare cassa oggi, ma non certo sviluppo domani, dimostrando da ultimo anche una colpevole miopia''. Negozi e magazzini - denunciano infatti gli imprenditori aderenti a Confcommercio - sono considerati dai Comuni non come beni strumentali indispensabili per lo svolgimento dell'attività, ma come beni di lusso. Visto che molti di essi (''il capoluogo in testa'') - sostengono ancora - applicano l'aliquota massima. Secondo Confcommercio, con il saldo dell'ultima rata dell'Imu, gli oltre 31mila negozi umbri si ritroveranno a sborsare una cifra annuale complessiva (con l'aliquota all'1,06%) di 26 milioni e 678 mila euro: tre volte superiore a quella che avrebbero pagato con la vecchia Ici, con il gettito medio per esercizio che passa da 320 a 858 euro. La ''mazzata Imu'' si abbatterà anche sui 4.245 pubblici esercizi umbri, visto che, sempre secondo le stime dell'Ufficio studi Confcommercio, dovranno pagare complessivamente 3 milioni e 644 mila euro, mentre con la vecchia Ici ''avrebbero pagato molto meno della metà''. ''Sulle imprese - conclude Mencaroni - si sta abbattendo una vera e propria tempesta di tasse, proprio nel momento in cui la caduta dei consumi interni, con il risultato peggiore dal dopoguerra, e il default sul fronte del turismo, che secondo le stime di Federalberghi segnerà a fine anno un -6% di clientela italiana ed almeno un -10% di fatturato, avrebbero invece bisogno di interventi ben diversi per favorirne la ripresa''.

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