Confcommercio Pescara: "Serve un piano strategico per lo sviluppo dell'areoporto"

Confcommercio Pescara: "Serve un piano strategico per lo sviluppo dell'areoporto"

Nota del presidente Ardizzi inviata alla Saga spa, alla Regione Abruzzo, al Comune di Pescara, ed alle Camere di Commercio di Chieti e Pescara. Fusione camerale: "sospendere su Chieti-Pescara".

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15 settembre 2015

 

Con una nota inviata alla Saga spa, alla Regione Abruzzo, al Comune di Pescara, ed alle Camere di Commercio di Chieti e Pescara, Confcommercio Pescara ha evidenziato la necessità di un piano strategico di sviluppo per l'Aeroporto di Pescara. Secondo il presidente, Ezio Ardizzi, "lo sviluppo dell'Aeroporto d'Abruzzo è una delle sfide fondamentali che occorre affrontare per dotare il nostro territorio di infrastrutture capaci di rilanciare e sostenere l'economia locale. Il recente inserimento dell'Aeroporto di Pescara fra gli scali di interesse nazionale in quanto strategico nel bacino del Centro-Italia non deve far abbassare la guardia ma anzi deve essere la molla per un deciso salto di qualità". "Un primo passo in tal senso - ha sottolineato Ardizzi - deve prevedere l'ingresso nella Saga spa di soggetti privati, anche esteri, che intendano puntare seriamente sul nostro Aeroporto quale hub di riferimento per il mercato italiano.   Un secondo passaggio fondamentale riguarda la necessità di un funzionale collegamento fra assetto politico-gestionale e territorio, visto che che oggi l'aeroporto appare come un qualcosa a se stante, avulso da ogni ramificazione con la popolazione e l'economia abruzzese. Al riguardo, andrebbe approntato un serio piano strategico, condiviso con le associazioni di categoria, che preveda l'incremento di voli nazionali ed internazionali, una maggiore integrazione fra l'Aeroporto ed il territorio, lo sviluppo dei voli cargo, il ripristino del volo postale e il mantenimento dell'apertura dello scalo h24. In questa ottica sarebbe fondamentale sottoscrivere accordi di partnership strategica con nuovi vettori affidabili interessati al nostro scalo anche per l'attivazione di tratte che possano fare incoming. E' evidente, infatti lo squilibrio fra voli outgoing e incoming e sarebbe quantomai opportuno avviare un tavolo permanente con le associazioni del turismo al fine di individuare assieme quelle destinazioni, ad esempio Berlino, Mosca, Oslo, ma anche voli per le comunità abruzzesi all'estero, che possano portare presenze ed economia nel nostro territorio. Inoltre andrebbe rafforzata la sinergia con altre infrastrutture fondamentali come il Porto e l'Interporto così come andrebbe attivato uno shuttle bus con la stazione ferroviaria al fine di rendere  semplice il collegamento con tutti i comuni abruzzesi". "Riguardo lo sviluppo dei voli cargo - ha proseguito Ardizzi - risulta fondamentale il completamento dell'attrezzatura di movimentazione delle merci, la realizzazione di un Cargo Center e l'istituzione di un Posto di Ispezione Frontaliera con relativo Veterinario Frontaliero, oltre ad appositi magazzini per il ricevimento delle merci deperibili. Non è pensabile che oggi occorra andare ad Ancona per ricevere merci per via aerea; inoltre, la possibilità di ricevere i cargo farebbe confluire parte del notevole traffico merci che gravita su Roma e che ha intasato gli scali della capitale. E', infatti, evidente che un aeroporto più forte, che possa recuperare risorse non solo dal traffico passeggeri ma anche dal traffico merci potrebbe ingenerare un ciclo virtuoso capace di trascinare la crescita di tutti i settori dell'economia abruzzese e non solo  del commercio e del turismo."

 
Fusione camerale: "sospendere su Chieti-Pescara"
 
Sospendere l'accorpamento fra le due Camere di Commercio di Chieti e Pescara, in attesa di
verifiche, approfondimenti e certificazioni. E' quanto Confcommercio Pescara affermando di
"condividere pienamente le perplessità espresse dai consiglieri della Cciaa di Chieti".
"Abbiamo più volte auspicato l'accorpamento fra Camere di Commercio - dice il presidente  Ezio
Ardizzi - ma a favore di un'unica Camera di Commercio Regionale con sede a L'Aquila e distaccamenti operativi nelle altre tre province. Siamo convinti, alla luce della sempre più necessaria e auspicata applicazione della spending review a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, che non risulti più opportuno mantenere gli apparati burocratici attuali, ma che occorra concentrare tutte le funzioni decisionali in un unico Ente Camerale con sede all' Aquila".
"Crediamo che un' attenta riflessione, supportata da dati ed analisi relative ad entrambi gli enti - conclude - sia quantomai necessaria per valutare se convenga davvero portare avanti tale accorpamento o se, come già detto, sia più opportuno lavorare nell'ottica di addivenire ad un'unica Camera di Commercio abruzzese". 

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