Confcommercio Piemonte: "Le istituzioni intervengano a sostegno del settore"

Confcommercio Piemonte: "Le istituzioni intervengano a sostegno del settore"

Il presidente Viale: "Chiediamo alla Regione Piemonte ed alle altre istituzioni di mettersi al fianco delle imprese, per fronteggiare un momento molto problematico per il commercio".

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16 febbraio 2012

"Chiediamo alla Regione Piemonte ed alle altre Istituzioni di mettersi al fianco delle imprese, per fronteggiare un momento molto problematico, che sta togliendo il fiato ad un comparto che - da sempre - costituisce il substrato essenziale per il tessuto economico-sociale piemontese". Sono le parole di Renato Viale, presidente di Confcommercio Piemonte, che su mandato del Consiglio Generale dell'organizzazione (tenutosi il 14 febbraio a Torino) chiama in causa le Istituzioni, soprattutto quelle locali, "affinché lavorino per individuare e attuare sistemi e strumenti di reale sostengo alle imprese". "La fotografia del commercio piemontese è preoccupante nella sua nitidezza - prosegue Viale -. Il saldo tra aperture e chiusure per l'anno 2011, ampiamente negativo (-2884 imprese), non lascia spazio ad interpretazioni ed impone la massima urgenza: quello che vivono negozi, ambulanti, bar, ristoranti e alberghi piemontesi è uno stato di crisi certificato dalle statistiche ufficiali". Alla negativa congiuntura economica generale, si sono infatti aggiunti due fattori straordinari che hanno aggravato pesantemente il quadro complessivo: lo sciopero dei trasporti e l'eccezionale ondata di gelo hanno creato ancora più sofferenza alle imprese commerciali della regione, accentuando il blocco dei consumi. Confcommercio Piemonte chiede interventi immediati e concreti, che mirino: ad una revisione dei criteri e dei parametri di applicazione del redditometro (che devono necessariamente essere adeguati al momento di eccezionale difficoltà) e al sostegnoeconomico e finanziario alle imprese del settore, attraverso l'utilizzo dei fondi rotativi, già esistenti, per consentire il finanziamento non soltanto degli investimenti, ma anche delle scorte. Queste, nel dettaglio, le misure che Confcommercio Piemonte chiede alle istituzioni: sostanziale revisione degli studi di settore ed attenta verifica preliminare degli effetti del redditometrocondivisione delle metodologie e delle interpretazione utilizzate dalle diverse amministrazioni pubbliche nelle verifiche ispettive; individuazione di adeguati ammortizzatori sociali; sostegno deciso e reale all'accesso al credito, con particolare attenzione ai fondi antiusura; nuovi interventi formativi finalizzati alla riconversione delle piccole e medie imprese; parità di trattamento contributivo rispetto alle altre componenti del sistema distributivo (agricoltori, circoli, etc); evitare, con decisione, ogni ulteriore inasprimento della fiscalità locale.

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