Confcommercio Piemonte: convegno sulle novità fiscali del 2016
Confcommercio Piemonte: convegno sulle novità fiscali del 2016
Le principali novità fiscali in programma per il 2016 – riconducibili alla Legge di Stabilità 2016 ed ai decreti attuativi della legge delega di riforma fiscale – sono state al centro del convegno organizzato giovedì 10 dicembre da Confcommercio Imprese per l'Italia Piemonte, in collaborazione con le sue Ascom territoriali. Si è trattato di un approfondimento quanto mai utile, in vista di un nuovo anno nel corso quale, molto probabilmente, continueranno ad alternarsi segnali di speranza e di ripresa con segnali di grave difficoltà, soprattutto per le aziende che operano nel mercato interno. "A fronte di alcuni segnali di ripresa economica che, seppure con non poche contraddizioni, sembrano coinvolgere anche la nostra regione – ha dichiarato Maria Luisa Coppa, Presidente di Confcommercio Piemonte – è fondamentale che famiglie ed imprese siano sostenute con interventi fiscali che delineino un percorso certo e sostenibile, superando quel mix micidiale di pressione fiscale e di adempimenti burocratici, in presenza del quale la nostra economia non può ripartire". Per i soli adempimenti fiscali, è stato ricordato, in Italia ogni anno le imprese devono impiegare 269 ore, corrispondenti a 34 giornate di un lavoratore a tempo pieno, il 52% in più della media dei Paesi Ocse pari a 22 giornate. A fronte di tale scenario è stato confermato il giudizio positivo di Confcommercio Imprese per l'Italia su alcune misure contenute nella Legge di Stabilità: l'aver scongiurato l'aumento dell'Iva, l'innalzamento della franchigia Irap, la revisione del regime forfettario dei "contribuenti minimi", la possibilità di recuperare immediatamente l'Iva sui crediti insoluti, la proroga delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e dell'ecobonus. Non mancano però alcune criticità: la mancata deducibilità totale dell'Imu sugli immobili strumentali, compresi negozi ed alberghi, la spada di Damocle rappresentata dalle clausole di salvaguardia per il 2017. "Più in generale, ciò che è mancato in questa Legge di Stabilità, - ha proseguito la Presidente Coppa - è stato un maggior coraggio nel tagliare la spesa pubblica improduttiva, eliminando sprechi ed inefficienze, per liberare le risorse necessarie per una riduzione generalizzata delle aliquote Irpef". Analogamente, anche per i decreti attuativi della legge delega di riforma fiscale gli aspetti positivi si alternano con quelli negativi. Da un lato si dà maggiore certezza del diritto, si semplificano e migliorano i rapporti fisco-contribuenti, ma, dall'altro lato, viene lasciata invariata la struttura delle principali imposte dirette (IRPEF ed IRES), dell'IRAP e dell'IVA, oltre che le criticità legate alla tassazione locale, sia in termini di incremento di gettito che di complessità degli adempimenti a carico dei contribuenti. "Si tratta di una riforma "monca" – conclude la Presidente Coppa –, posto che nel corso dei quindici mesi previsti dalle legge delega il Governo non è riuscito, a dare piena attuazione a tutti i principi in essa enunciati, sprecando un'importante occasione concessa dal Parlamento per rendere il nostro sistema fiscale più equo, più semplice e davvero amico della crescita". L'auspicio finale è stato dunque quello che i lavori parlamentari tuttora in corso consentano di introdurre nella Legge di Stabilità 2016 i correttivi necessari per rafforzare gli aspetti espansivi della manovra, rendendo davvero sostenibile la pressione fiscale per imprese e famiglie.