Il dibattito sull'equo compenso non deve esaurire le riflessioni e gli interventi per il mondo del lavoro autonomo professionale

Il dibattito sull'equo compenso non deve esaurire le riflessioni e gli interventi per il mondo del lavoro autonomo professionale

Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo tecnico sull'equo compenso istituito presso il Ministero della giustizia e composto dai rappresentanti degli ordini professionali. L'intento dichiarato è quello di rafforzare la normativa sull'equo compenso a vantaggio di tutte le professioni.

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16 luglio 2019

Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo tecnico sull'equo compenso istituito presso il Ministero della giustizia e composto dai rappresentanti degli ordini professionali. L'intento dichiarato è quello di rafforzare la normativa sull'equo compenso a vantaggio di tutte le professioni. A questo proposito, non si può che rimarcare che quella per l'equo compenso è una battaglia per l'autonomia dei professionisti e per una vera indipendenza economica rispetto ai committenti più forti e, soprattutto, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Le novità sull'equo compenso introdotte con Collegato Fiscale alla Legge di Bilancio 2018, tuttavia, rimangono di difficile applicazione anche con riferimento ai rapporti con la PA. In questo momento i primi segnali arrivano dalle Regioni che stanno adottando linee guida in attuazione del principio dell'equo compenso introdotto in relazione alle prestazioni rese dai professionisti in esecuzione di incarichi conferiti dalla stessa PA. Ugualmente, sono state approvate una serie di leggi regionali che, però, sono volte a sanzionare solo i privati (condizionando il rilascio degli atti autorizzativi all'attestazione del pagamento delle parcelle dei professionisti da parte delle imprese richiedenti). Va evidenziato, soprattutto, che difficilmente si parla di equo compenso per le professioni non organizzate in ordini o collegi: non è stato chiarito l'ambito di applicazione della norma introdotta con la Legge di bilancio 2018 (peraltro mancano ancora per queste professioni anche i parametri dei decreti ministeriali previsti, invece, per le professioni ordinistiche). Sembra comunque che in questi ultimi tempi il legislatore si stia dimenticando di un mondo professionale in evoluzione che punta sul ruolo delle Associazioni per la valorizzazione di competenze e qualificazione dei professionisti anche grazie alla Legge 4 del 2013. Sarebbe auspicabile che il dibattito e le proposte sull'equo compenso non finiscano per esaurire le riflessioni e gli interventi per il mondo del lavoro autonomo professionale, che sta cambiando e che richiede risposte adeguate e su misura legate a nuovi contesti competitivi. È stato, infine, dimenticato il Tavolo tecnico sul lavoro autonomo professionale istituito dalla legge 81 del 2017 per formulare proposte e indirizzi operativi per il lavoro autonomo, che dopo due anni non è ancora stato convocato e che, se reso operativo, potrebbe costituire la sede più opportuna per un confronto su questi temi con le relative rappresentanze.

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