Confcommercio propone "una road map per cambiare Firenze"

Confcommercio propone "una road map per cambiare Firenze"

L'Associazione chiede al neosindaco Nardella un cambio di rotta e propone un'agenda di impegni condivisa con tutta la città. De Ria: "ci auguriamo che la nuova amministrazione s'impegni con ancor maggior forza della precedente nella lotta a tutte quelle situazioni di degrado che finiscono per appannare l'immagine di Firenze nel mondo".

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30 maggio 2014

Combattere l'illegalità diffusa soprattutto nel cuore di Firenze. "Il centro deve tornare ad essere un salotto buono. Ci auguriamo che la nuova amministrazione s'impegni con ancor maggior forza della precedente nella lotta a tutte quelle situazioni di degrado che finiscono per appannare l'immagine di Firenze nel mondo",  afferma Jacopo De Ria, presidente di Confcommercio Firenze. Serrande abbassate ("l'illegalità prolifera e chi invece rispetta le regole è costretto a chiuder bandone", accusa Confcommercio), abusivismo, concorrenza sleale, bar e ristoranti camuffati da circolini per aggirare le regole, sagre che spuntano in centro nelle quali si vende di tutto, senza offrire ai clienti le minime garanzie igienico-sanitarie. E poi guide turistiche abusive, vendita incontrollata di alcol da parte dei minimarket, microcriminalità e perfino rapine choc in pieno giorno. "Invochiamo maggior sicurezza, basta con l'oltraggio quotidiano degli abusivi davanti alle nostre vetrine. A noi giustamente ci viene chiesto di rispettare la legge. Lo facciamo volentieri, ma le regole devono essere uguali per tutti", rimarca la presidente degli orafi, Sara Manetti. Manetti chiede poi più punti informativi per i turisti, per i quali vanno resi anche più comprensibili i percorsi dei bus. Ancora, "sarebbe bello che il Comune attraverso le associazioni ci comunicasse il calendario degli eventi di carattere culturale. Così, potremmo adeguare di volta in volta le nostre vetrine e dare anche informazioni ai clienti". E poi più toilette pubbliche, più controlli ("perché alla base della vivibilità c'è la sicurezza") e pugno duro nei confronti di chi non rispetta le regole. Ancora, favorire la rinascita del commercio nel centro sviluppando un piano di mobilità che faciliti lo shopping nel cuore di Firenze ("Siamo stufi di vedere orde di turisti che, una volta visitati i musei, vanno a fare acquisti fuori, negli outlet. È ora che si promuova di più lo shopping cittadino"). Ancora, sì all'incremento dei posteggi a ridosso della Ztl, che secondo Confcommercio dovrebbe esser resa più elastica rispetto a quella attuale. Basta, poi, con la moltiplicazione dei fast-food e sì al "rilancio e alla valorizzazione della nostra enogastronomia". Ancora, presidi fissi nelle zone calde della movida e nessuno sconto nei confronti di chi vende alcolici a prezzi stracciati aldifuori di ogni regola, anche di buon senso. Non basta però, secondo Confcommercio, "la repressione per sciogliere il nodo movida". "Non scordiamoci la funzione di presidio del territorio svolta dagli esercizi commerciali", sottolinea De Ria. Insomma, le questioni sul piatto sono tante. Per questo Confcommercio Firenze al neosindaco Dario Nardella chiede un "cambio di rotta". E di premere il piede sull'acceleratore affinché la città possa spiccare il volo e, di conseguenza, rilanciare l'economia sfruttando appieno le proprie potenzialità.

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