Confcommercio Ravenna chiede un regolamento e un calendario delle sagre "vere"

Confcommercio Ravenna chiede un regolamento e un calendario delle sagre "vere"

Nei diciotto Comuni della provincia, solo Faenza ha disciplinato il settore secondo quanto previsto dalla legge regionale. Il fatturato abusivo nel mercato della ristorazione vale, in provincia, oltre 37 milioni di euro.

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22 settembre 2016

Nelle prossime settimane si raggiungerà il culmine dell'organizzazione di sagre sul territorio. Tendenzialmente alla fine del mese di settembre e per tutto il mese di ottobre si concentra infatti il maggior numero di manifestazioni che, utilizzando la generica dicitura di ‘sagre', in realtà sono vere e proprie attività commerciali, una sorta di somministrazione parallela che poco o nulla ha a che fare con le sagre propriamente dette. In provincia di Ravenna, nel corso dell'anno, secondo uno studio di Fipe Confcommercio, il fatturato abusivo nel mercato della ristorazione è di oltre 37 milioni di euro, il quinto maggior entroito in regione dopo  Bologna (81 milioni), Modena (57 milioni), Rimini (42 milioni) e Reggio Emilia (40 milioni). In totale questo settore vale in Emilia-Romagna circa 400 milioni di euro e 136 milioni di euro di valore aggiunto, con una perdita di gettito stimata a 54 milioni di euro (circa 6 milioni nella sola provincia di Ravenna). Negli ultimi anni le dimensioni del fenomeno delle ‘finte sagre' ha raggiunto livelli preoccupanti e se a queste si sommano anche altri fenomeni, oggi in forte espansione, come i ristoranti in falsi agriturismo, i finti ‘home restaurant', bar-ristoranti in circoli culturali e sportivi-ricreativi, diventa davvero difficile distinguere tra vere e false attività senza fini di lucro. La concorrenza sleale nei confronti di chi opera nella legalità, cioè di tutte quelle attività che somministrano alimenti e bevande, rispettando norme non solo igienico-sanitarie ma anche fiscali e di tutela del lavoro, è oggi un dato di fatto che rientra a pieno titolo nel vasto panorama dell'abusivismo commerciale che va combattuto a ogni livello. Proprio per contrastare questa illegalità diffusa, Confcommercio Ravenna (che lo scorso anno ha inviato a tutti i Comuni una bozza di regolamento sulle sagre) torna a sollecitare i sindaci del territorio affinché venga disciplinato un ‘comparto economico' senza regole, così come previsto dalla legge regionale del 2013 che prevede la definizione di un regolamento e di calendario annuale delle sagre, in maniera che restino solo quelle ‘vere' e senza fini di lucro. Ad oggi solo il Comune di Faenza ha adottato un regolamento e un calendario delle sagre: nessun altro Comune ha avviato consultazioni locali per procedere alla definizione di quanto è previsto dalla legge.

 

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