Flash mob di Confcommercio Ravenna: “Ora basta, lasciate lavorare le nostre imprese"

Flash mob di Confcommercio Ravenna: “Ora basta, lasciate lavorare le nostre imprese"

Dopo la petizione promossa dall'Associazione provinciale, si è tenuta la manifestazione di protesta di tutti settori del commercio e della ristorazione.

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29 gennaio 2021

Lo slogan del flash mob, promosso da Confesercenti e Confcommercio Ravenna, riprende la richiesta della petizione promossa la scorsa settimana (che ha già raccolto 800 firme): “Ora basta, lasciate lavorare le nostre imprese”. Il messaggio è stato scritto sopra uno striscione di 5,5 m x 1,5 m ed è stato posizionato sopra il portone di ingresso della sede dell'Associazione provinciale in Via di Roma. Per rispettare le norme anti covid, solo 10 imprenditori hanno potuto prendere parte al flash mob, tra questi Mauro Mambelli e Monica Ciarapica, rispettivamente presidenti di Confcommercio e Confesercenti di Ravenna.

La petizione rappresenta tutte le piccole e medie imprese in difficoltà che hanno deciso di lanciare un appello alle istituzioni, per dare voce alle tante realtà che stanno soffrendo questa situazione: pubblici esercizi (bar, ristoranti), tutto il mondo del turismo, dell'intrattenimento, della cultura, così come il commercio soprattutto nei settori non alimentare. Dettaglianti, sia in sede fissa che ambulanti, e grossisti, i negozi di vicinato, i piccoli esercizi commerciali dei centri storici delle nostre città, sono stati desertificati dai vincoli della mobilità delle persone e dall’utilizzo spinto dello smart-working. Il settore dei fieristi e dello spettacolo viaggiante, fermo da mesi, come anche il settore delle estetiste e delle palestre. Per non parlare delle gallerie e dei centri commerciali, i cui negozi sono costretti alla chiusura nei giorni più redditizi.

“Riceviamo quotidianamente – spiega Confcommercio Ravenna - segnali di preoccupazione ed esasperazione ed è sempre più diffusa la sensazione di essere di fronte ad un accanimento verso tutto il settore del terziario e dei servizi. Considerato l’andamento dei contagi, appare peraltro evidente che non vi sia una diretta correlazione tra la diffusione del virus e la frequentazione di queste attività”.

L'obiettivo della petizione è quello di portare alla luce tutte le difficoltà imprenditoriali, nella speranza di convincere le istituzioni a cambiare registro: “nel rispetto delle misure di sicurezza varate, tutti i settori del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi alla persona devono poter rimanere aperti!”, concludono Confcommercio e Confesercenti Ravenna.

Per firmare la petizione cliccare il seguente link

 https://www.formoduli.com/invia/view.php?id=13478

 

Di

Veronica Mancino

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