Confcommercio Ravenna: "Soldi buttati quelli della tassa di soggiorno"

Confcommercio Ravenna: "Soldi buttati quelli della tassa di soggiorno"

"La destinazione dei soldi incamerati dalla tassa di soggiorno e resa nota nei giorni scorsi lo dimostrano. Quel milione e 700 mila euro che doveva essere destinato ad interventi di rilevanza turistica purtroppo verrà fagocitato nel bilancio comunale e destinato ad investimenti già definiti e che sarebbero stati comunque finanziati".

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1 giugno 2015

 

Parlando della tassa di soggiorno, il presidente di Confcommercio Ravenna, Mauro Mambelli, ha sottolineato: "Non abbiamo timore di essere sconfessati affermando che siamo stati tra i primi ad opporci alla tassa di soggiorno, introdotta dal Comune di Ravenna nel 2013. Più volte l'abbiamo definita un balzello per i turisti, per gli albergatori, per i gestori di campeggi, per i B&B, per tutti coloro che lavorano nel settore, che non avrebbe aggiunto niente all'offerta turistica del territorio. E infatti non ha aggiunto né aggiungerà niente. La destinazione dei soldi incamerati dalla tassa di soggiorno e resa nota nei giorni scorsi lo dimostrano. Quel milione e 700 mila euro che doveva essere destinato ad interventi di rilevanza turistica purtroppo verrà fagocitato nel bilancio comunale e destinato ad investimenti già definiti e che sarebbero stati comunque finanziati. Tra i 16 interventi previsti, solo la partecipazione all'Expo 2015 può essere definita nuova: tutte le altre iniziative erano già finanziate nei vari capitoli di spesa del bilancio comunale negli anni precedenti. Far passare poi la gestione del verde pubblico o la piantumazione di fiori sui lidi e la manutenzione delle foriere in città o ancora le quote associative per le unioni di prodotto come spese di rilevanza turistica è davvero un esercizio di fantasia estrema. Non c'è, neppure lontanamente un progetto per il turismo, ma solo una corposa quantità di risorse che viene dispersa secondo le necessità di bilancio. Ora che sappiamo dove andranno a finire i soldi della tassa di soggiorno siamo ancora più convinti che la battaglia fatta da Confcommercio Ravenna due anni fa era giusta: le bugie hanno le gambe corte come le promesse non mantenute".

 

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