Confcommercio replica a Coldiretti: continua la disinformazione sui prezzi

Confcommercio replica a Coldiretti: continua la disinformazione sui prezzi

Sì ad un confronto corretto sulla filiera89/09
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89/09

Roma, 23.9.09

 

 

 

Sì ad un confronto corretto sulla filiera

 

Confcommercio replica a Coldiretti: continua la disinformazione sui prezzi

 

 

 

Ancora una volta Coldiretti, unica tra le organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori, è impegnata a seminare demagogia e disinformazione sulla differenza di prezzi tra la produzione e il consumo sbandierando per “operazione verità” l’ennesima messinscena che di vero ha soltanto l’imparzialità e l’assenza di scientificità. Infatti, le modalità di rilevazione dei prezzi all’origine ed al consumo adottate da Coldiretti non sono omogenee in termini di prodotto e di prezzo osservato - per l’origine, ad esempio, non si considerano le imposte, i costi del trasporto, ecc. normalmente inclusi nel prezzo praticato al consumatore finale – risultando, quindi, privo di reale significato il concetto che dal campo alla tavola il prezzo viene moltiplicato. E’ bene poi ricordare che su un 1 euro speso per consumi solo 9 centesimi vanno alla distribuzione - è questo, infatti, l’utile al netto degli oneri sostenuti per l’elettricità, combustibili, trasporto, imposte indirette e tante altre voci di costo vivo per il settore commerciale – e che il reddito degli agricoltori è già integrato a monte da ingenti sussidi pubblici al settore (125 miliardi di euro tra il 1999 e il 2006) ma questo Coldiretti si guarda bene dal ricordarlo ogni volta che lamenta le difficoltà delle sue imprese o lancia accuse di presunte speculazioni sui prezzi: questa la replica dell’Ufficio Studi di Confcommercio a quanto affermato oggi dall’organizzazione degli agricoltori.

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