In Sicilia serve una legge di riforma del commercio adeguata

In Sicilia serve una legge di riforma del commercio adeguata

In vista dell’avvio del percorso che consentirà di modificare la normativa esistente, la Confcommercio regionale chiede una normativa in grado di rispondere alle esigenze degli associati.

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18 novembre 2021

“Abbiamo bisogno di una legge di riforma che sia un testo unico e che dovrà operare un vero e proprio riordino coniugando tutela del commercio locale e sviluppo occupazionale ma anche guardare al mercato a chilometro zero, alla riorganizzazione dei mercati rionali storici, alla programmazione di vendite promozionali e ai saldi, alle esigenze della piccola e grande distribuzione, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e poi anche al commercio on-line”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, durante l’incontro con il presidente della commissione regionale Attività produttive, Orazio Ragusa, in vista dell’avvio del percorso che consentirà, dopo venti anni di attesa, di modificare la normativa esistente. Al confronto, tenutosi nella sede dell’Associazione a Palermo, sono intervenuti il vicepresidente nazionale di Confcommercio e presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, il presidente di Confcommercio Trapani Pino Pace, quello di Confcommercio Agrigento Giuseppe Caruana e il direttore di Confcommercio Sicilia, Vincenzo Costa, mentre i presidenti di Confcommercio Catania e Siracusa, rispettivamente Piero Agen ed Elio Piscitello, oltre ai vari direttori provinciali, sono intervenuti in videoconferenza.

“Puntiamo tra le altre cose – ha sottolineato Manenti nel suo intervento – alla valorizzazione e al recupero dei centri storici, delle botteghe storiche, all’innovazione e alla semplificazione amministrativa oltre all’attivazione di misure finanziarie per lo sviluppo del sistema del commercio. Per noi di Confcommercio, per le attività che rappresentiamo, questa legge rappresenterà una straordinaria opportunità per mettere insieme proposte e sensibilità diverse. Immaginiamo una legge che tuteli tutte le realtà commerciali, ma soprattutto le più piccole, in modo che queste ultime possano affrontare il confronto con la grande distribuzione e soprattutto affrontare la ripresa dopo le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia”.

Ragusa, dopo avere ascoltato le richieste di Confcommercio Sicilia, che saranno oggetto di un esame approfondito da parte della commissione prima che il testo approdi in aula all’Ars, ha evidenziato che il metodo utilizzato sarà quello della concertazione perché, soltanto così, si potrà arrivare a gettare le basi per un percorso in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Ci stiamo impegnando, dunque, in questa fase di ascolto per raccogliere quanti più input sarà possibile e arrivare a definire un testo il più possibile aderente alle variegate esigenze del comparto”.

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