Confcommercio su aumento IVA: prevedibili effetti recessivi

Confcommercio su aumento IVA: prevedibili effetti recessivi

166/2011
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166/11

Roma, 26.8.11

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU AUMENTO IVA:

PREVEDIBILI EFFETTI RECESSIVI

 

 

 

Ribadiamo la nostra totale contrarietà all’ipotesi di un aumento dell’Iva, una misura che comporterà inevitabili effetti depressivi sui consumi in quanto l’incremento dei prezzi che da essa deriverebbe ridurrà non solo i redditi ma anche lo stock di risparmi accumulato dalle famiglie. Inoltre, e conseguentemente, ci sarà un impatto negativo anche sul Pil che, in assenza di una compensazione Irpef, potrebbe ridursi di oltre 1 punto percentuale. E’ facilmente prevedibile, dunque, che da tale ipotesi non possano che scaturire effetti recessivi e penalizzanti per famiglie e imprese e, quindi, sull’intera economia. E’ quanto osserva in una nota l’Ufficio Studi di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

 

Tra l’altro – prosegue la nota - va tenuto presente che degli attuali oltre 93 miliardi complessivi di gettito Iva, 90 derivano dall’aliquota ordinaria e da quella intermedia e più del 70%, cioè quasi 66 miliardi, viene proprio dai consumi delle famiglie. Pertanto, un eventuale inasprimento delle aliquote - anche solo di quella al 20% relativa, peraltro, a molti beni di largo e generale consumo - di fatto, “taglierebbe le gambe” alla componente che “produce” la principale quota di gettito. Senza considerare poi che le maggiori riduzioni dei consumi si avrebbero in particolare su alcuni comparti - turismo, informatica domestica, telecomunicazioni, mobilità - che da soli rappresentano oltre un quarto della spesa complessiva delle famiglie italiane.

 

In ogni caso – conclude l’Ufficio Studi – al di là delle valutazioni sugli effetti recessivi della manovra e della riduzione del Pil, l’aumento delle aliquote Iva metterà in discussione anche le previsioni di gettito, che secondo i nostri calcoli sarà inferiore di oltre 1 miliardo a quello stimato, e con un minor gettito anche i saldi di finanza pubblica saranno disattesi. Con buona pace di chi continua ad avere la certezza che la manovra possa essere approvata a saldi invariati.

 

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