CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT: "EFFETTO PASQUA" SULLE VENDITE
CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT: "EFFETTO PASQUA" SULLE VENDITE
45/2003Anche l'effetto statistico alla base degli incrementi45/2003
Roma, 24-6-03
Anche l'effetto statistico alla base degli incrementi
CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT:
"EFFETTO PASQUA" SULLE VENDITE
La pasqua che cade ad aprile e una diversa struttura del calcolo statistico sono all'origine di questo incremento delle vendite, che non indica certamente una ripresa della domanda interna: questo il commento del Centro Studi Confcommercio sulle vendite al dettaglio di aprile.
Infatti - prosegue la nota - la crescita congiunturale del fatturato reale rispetto a marzo, proprio per effetto delle festività pasquali, risulta pari allo 0,8% e porta la variazione positiva nei confronti di aprile del 2002 al 3,9%. Che si tratti di un dato fortemente influenzato dalla Pasqua, lo dimostra la sostenuta crescita in quantità dei beni alimentari (+6,7%), rispetto ad un più contenuto incremento del non food (+1,5%), settore nel quale hanno essenzialmente prevalso i prodotti più legati alla mobilità tipica delle festività maggiori, come articoli per sport e campeggio (+3,9%), foto-ottica e pellicole (+7,6%) e prodotti di profumeria e cura della persona (+1,3%).
Relativamente all'effetto statistico - conclude il Centro Studi - c'è da considerare che da gennaio l'Istat ha accresciuto del 22% il peso del fatturato della grande distribuzione sul totale, portandolo ad oltre il 38%, e ridotto del 22% quello delle piccole superfici, sceso a poco meno del 62%, evidenziando lo spostamento di quote di mercato a favore delle grandi superfici che ormai coprono circa il 50% della vendita dei prodotti alimentari e di quelli per la casa.