Confcommercio su dati Istat: il contesto econoico italiano permane debole

Confcommercio su dati Istat: il contesto econoico italiano permane debole

Era atteso l'aumento dell'inflazione, migliora Pil ma si riducono gli occupati40/2011
40/11

 

 

40/11    

Roma,  01.03.11

 

 

 

Era atteso l’aumento dell’inflazione, migliora Pil ma si riducono gli occupati

 

CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT:

il contesto economico italiano  permane debole

 

“L’aumento del tasso d’inflazione registrato dall’Istat per il mese di febbraio era atteso per effetto delle acute e diffuse tensioni rialziste sui prezzi delle materie, che comunque tendono a trasmettersi al consumo in modo smussato e con qualche mese di ritardo. A conferma di ciò, l’indice di prezzi al consumo mostra incrementi congiunturali concentrati sulle aree di spesa più impattate dal costo delle materie prime petrolifere (combustibili e riscaldamento, trasporti). E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio al dato Istat di oggi.

 

Il fenomeno è comune a tutti i paesi europei dove l’indice armonizzato mostra un incremento del 2,4%, contro il +2,1% dell’Italia che, dunque, sembra assorbire relativamente bene gli impulsi provenienti dall’esterno.

 

Il contesto economico italiano - aggiunge ancora l’Ufficio Studi - permane debole, nonostante il dato Istat sul Pil del 2010 sia superiore alle previsioni e pari al +1,3% in termini reali (il dato va interpretato alla luce della contestuale revisione al ribasso della crescita del Pil per il 2009, da –5% a –5,2%). Inoltre le difficoltà di questo inizio 2011 sono testimoniate dall’ulteriore riduzione del numero di occupati registrata a gennaio (-83mila unità) che segue il calo di dicembre 2010 rispetto a novembre. Continua a crescere il tasso di disoccupazione giovanile (ancora un record al 29,4%), nonostante la stabilizzazione del tasso di disoccupazione complessivo (8,6%).

 

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca