Confcommercio su dati Istat: inflazione ferma, ma evitare ulteriore depressione dei consumi

Confcommercio su dati Istat: inflazione ferma, ma evitare ulteriore depressione dei consumi

205/2012
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Roma, 13.11.2012

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT: INFLAZIONE FERMA, MA EVITARE ULTERIORE DEPRESSIONE DEI CONSUMI

 

 

 

Il ridimensionamento del tasso tendenziale d’inflazione, tornato su livelli di un anno e mezzo fa, non solo conferma che da settembre i prezzi sono fermi, ma evidenzia ancora una volta come, negli ultimi mesi, l’inflazione in Italia sia stata sostenuta dalle importazioni di prodotti energetici e dagli interventi dell’operatore pubblico in materia di imposte indirette e di prezzi dei servizi di pubblica utilità: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat che conferma le stime preliminari.

 

Un’inflazione che ritorna al di sotto del 3%, grazie alla fine dell’effetto statistico derivante dall’innalzamento dell’IVA dello scorso anno – prosegue la nota – è anche una chiara indicazione di come il comportamento virtuoso del sistema distributivo abbia evitato di deprimere ancora di più una domanda per consumi che sta facendo registrare il peggior dato dal dopoguerra ad oggi.

 

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