54/2003                                                                                                                                      Roma, 24.07.2003

Incrementi reali solo per le grandi imprese e i prodotti alimentari

CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT: PERMANE LA CRISI DELLA DOMANDA E AUMENTA IL DIVARIO TRA PICCOLE E GRANDI IMPRESE

Permane lo stato di crisi delle piccole e medie imprese e della domanda per i beni non alimentari; migliorano solo le imprese di maggiore dimensione "trainate" in particolare dal trend positivo del comparto alimentare: questo il commento del Centro Studi Confcommercio sulle vendite al dettaglio di maggio.

L’incremento tendenziale dell’1,6% delle vendite in termini quantitativi, al netto quindi della componente relativa ai prezzi riscontrato a maggio - rileva il Centro Studi Confcommercio - continua a riflettere un calo per le aziende che occupano meno di sei addetti pari a –0,4%.

Le difficoltà delle piccole imprese e del non alimentare registrate nell’ultimo mese confermano una tendenza di medio periodo in quanto nei primi cinque mesi del 2003 le vendite in quantità hanno subito un calo dello 0,7% per le aziende sotto i sei addetti e del –0,6% per il complesso dei non alimentari.

Vi è peraltro da sottolineare come sul miglioramento delle grandi imprese continui a pesare la crescita della domanda per beni alimentari le cui vendite, nel complesso delle strutture distributive, sono aumentate a maggio su base annua del 4,5% in termini reali.

L’evoluzione della domanda per prodotti alimentari - conclude la nota - riflette, tra gli altri, gli effetti nelle modifiche dei comportamenti di spesa in quanto lo spostamento verso le grandi superfici determina normalmente acquisti in quantità più elevati: si compra non per l’uso giornaliero, ma settimanale e, nel caso dei prodotti, quelli non immediatamente deperibili ed in offerta anche mensile.