Confcommercio su dati Istat: si attenuano le tensioni inflazionistiche

Confcommercio su dati Istat: si attenuano le tensioni inflazionistiche

Ma redditi e domanda debole pesano sull'occupazione101/2011
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Roma, 31.5.2011

 

 

Ma redditi e domanda debole pesano sull’occupazione

 

CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT:

SI ATTENUANO LE TENSIONI INFLAZIONISTICHE

 

 

Segnali di attenuazione delle pressioni inflazionistiche, in linea con quanto si registra nell’eurozona, che confortano sotto il profilo del buon funzionamento del sistema produzione-distribuzione, in grado di limitare gli impulsi inflazionistici di provenienza esterna, ma quello che desta preoccupazione è l’andamento del mercato del lavoro che ha fatto segnare ad aprile una contrazione di 71mila occupati: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat.

 

La variazione congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo per l’Italia (0,1%) – prosegue la nota - risulta in forte riduzione rispetto al dato di aprile (+0,5%) e gli aumenti restano concentrati soprattutto sull’alimentare a causa degli andamenti stagionali e degli effetti delle tensioni registrate sul versante delle materie prime, come confermato dalla dinamica dell’indice dei prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori che mostra, nel primo trimestre del 2011, un incremento tendenziale del 12,8%.

 

Quanto all’occupazione – conclude Confcommercio - è inevitabile collegare il dato odierno con il timore di un rallentamento troppo rapido del processo di ripresa dell’economia italiana. Il reddito disponibile e i consumi delle famiglie sono ancora lontani dai livelli pre-crisi e ostacolano la formazione della domanda interna in grado di stimolare le imprese a investire e a recuperare adeguati livelli di occupazione.

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