Confcommercio su delega fiscale: un'occasione mancata

Confcommercio su delega fiscale: un'occasione mancata

83/2012

                                                                 

 

 

 

 

83/12

Roma, 17.04.2012

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU DELEGA FISCALE:

UN’OCCASIONE MANCATA

 

 

Il disegno di legge delega per la riforma del fisco si prefigge lo scopo di correggere alcune criticità del sistema fiscale italiano allo scopo di renderlo ‘più equo, trasparente ed orientato alla crescita economica’. L’obiettivo è ineccepibile, ma l’impianto della delega risulta assolutamente inadeguato allo scopo: questo il commento di Confcommercio-Imprese per l’Italia alla delega per la riforma del fisco, varata ieri dal Consiglio dei Ministri.

 

Infatti – prosegue la nota - oggi ed in prospettiva, la questione dell’equità del prelievo fiscale richiesto ai contribuenti in regola e lo stesso tema della trasparenza delle modalità di riscossione di questo prelievo risultano inscindibili da una chiara scelta di politiche fiscali concorrenti alla crescita. Ma, appunto, questa scelta nella delega non c’è. Non c’è per l’archiviazione del principio della destinazione di almeno una quota parte dei risultati della lotta all’evasione ed all’elusione alla riduzione delle aliquote legali di prelievo fiscale e per la rinuncia ad un processo progressivo di superamento degli effetti distorsivi dell’IRAP. Non c’è, ancora, perché non si interviene sul terreno del riordino della fiscalità locale.

 

Insomma, non è sufficiente la previsione di una attuazione della delega a parità di gettito e, dunque, senza ulteriori incrementi di pressione fiscale. Non lo è perché, nel 2012, la pressione fiscale ufficiale si attesterà intorno al 45% e quella reale, a carico di chi le tasse le paga, si collocherà intorno al 55%. Sono livelli record, che zavorrano drasticamente la possibilità di contrastare la recessione e di tornare ad imboccare un percorso di crescita. Il tutto in un quadro in cui si attende ancora la conferma degli esiti della spending review e, in particolare, della possibilità che i risparmi attesi dalla revisione quantitativa e qualitativa della spesa pubblica consentano di disinnescare la ‘mina’ degli ulteriori aumenti delle aliquote IVA.

 

Per queste ragioni – conclude Confcommercio – l’impianto della delega risulta un’occasione mancata rispetto alla necessità di riforme che contribuiscano a riportare l’Italia su un percorso di crescita e di sviluppo, e chiediamo che ‘tecnici’ e ‘politici’ a questa necessità diano tempestiva risposta.

 

 

 

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