CONFCOMMERCIO SU ESTENSIONE ART. 18: IPOTESI SCIAGURATA, IL NOSTRO NO È PERENTORIO

CONFCOMMERCIO SU ESTENSIONE ART. 18: IPOTESI SCIAGURATA, IL NOSTRO NO È PERENTORIO

03/2003
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03/2003                                                                                                                                     Roma, 16.01.03

 

CONFCOMMERCIO SU ESTENSIONE ART. 18: IPOTESI SCIAGURATA, IL NOSTRO NO È PERENTORIO

 

Se questo referendum, per sciagurata ipotesi, avesse dalle urne un responso positivo, ad andare in pezzi sarebbe la parte oggi più vitale e più propulsiva del nostro mercato con danni incalcolabili per tutta la nostra economia che sarebbe costretta a fare un salto indietro di almeno 30 anni e forse più. E’ questa la posizione di Confcommercio sul referendum che propone l’estensione delle norme previste dall’art. 18 anche alle imprese con meno di 15 dipendenti.

 

Non vi è dubbio – prosegue la nota - che il problema della riforma dell’art.18 è stato affrontato in modo intempestivo e senza tenere nel debito conto le conseguenze che avrebbe potuto produrre, ma sarebbe oggi imperdonabile trarre pretesto da questo errore per commetterne altri ancora più gravi e più lesivi per il mercato.

 

Il nostro no a questo referendum non potrebbe quindi - conclude Confcommercio - essere più perentorio per almeno due motivi: primo, perché una simile riforma provocherebbe la destrutturazione di centinaia di migliaia di piccole imprese; secondo, perché di fatto, questa riforma, sotto il profilo economico oltre che giuridico, ci porterebbe fuori dai confini dell’Europa.

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