71/2003

Roma, 30.9.03

Riunito il Consiglio Generale della confederazione

Difficilmente raggiungibile l'obiettivo del Pil all'1,9% nel 2004

CONFCOMMERCIO SU FINANZIARIA:
NON CI SONO RISORSE E A PAGARE SONO SEMPRE LE IMPRESE

Un'ulteriore conferma dei livelli di particolare criticità a cui è giunto il nostro sistema economico: questo il commento di Confcommercio alla bozza della legge finanziaria illustrata dal governo.

Non ci sono risorse per attuare un vero programma di investimenti nel settore delle infrastrutture - si legge in una nota - non ci sono risorse per attuare quel programma di riforme che avrebbe dovuto portare ad una reale modernizzazione del sistema e mancano soprattutto le risorse necessarie per l'attuazione di quella riforma fiscale, a partire dall'abolizione di quella scandalosa tassa che si chiama Irap, che era stata più volte promessa.

Confcommercio ritiene poi difficilmente credibile l'obiettivo, indicato dal governo in una manovra che ha alla base tutti i conti in rosso, di raggiungere nel 2004 un valore del Pil pari all'1,9% portandolo dallo 0,3-0,4% del 2003. E se è sicuramente un fatto obiettivo che la crisi internazionale ha determinato una forte caduta delle nostre esportazioni, pensare che possano essere solo fattori internazionali a far fare un nuovo salto di corsia alla nostra economia è solo una pia illusione.

Il risultato di questa situazione - conclude Confcommercio - è che chi sta pagando il prezzo più alto di quello che sta diventando ormai un circolo vizioso, sono prima di tutto le imprese che, operando direttamente sul mercato, devono fare i conti ogni giorno con un sistema che costa più di quanto produce e che invece di tutelare i redditi delle famiglie e il loro potere di acquisto, disperde altrove e nel peggiore dei modi le poche risorse disponibili.