Confcommercio su indennità malattia CCNL Terziario: sì al pagamento diretto azienda-lavoratore, no a solidarietà improprie

Confcommercio su indennità malattia CCNL Terziario: sì al pagamento diretto azienda-lavoratore, no a solidarietà improprie

Urgente un confronto con Governo e Inps 74/2011

 

         74/11

Roma, 26.04.2011

 

 

 

Urgente un confronto con Governo e Inps

 

CONFCOMMERCIO SU INDENNITA’ MALATTIA CCNL TERZIARIO: SI’ AL PAGAMENTO DIRETTO AZIENDA-LAVORATORE, NO A SOLIDARIETA’ IMPROPRIE

 

 

Nell’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro del terziario, siglato definitivamente il 6 aprile scorso, è prevista la possibilità per le aziende di farsi carico direttamente del pagamento dell’indennità di malattia al lavoratore, con l’esonero dal versamento dei contributi assicurativi all’INPS e uscire dalla cosiddetta “copertura indiretta” come, peraltro, già avviene da anni per altri settori. Un’innovazione che consentirebbe una migliore e più efficiente gestione delle risorse economiche delle imprese ed eliminerebbe, inoltre, gli effetti distorsivi derivanti dalla differenza di aliquote contributive tra i vari settori economici e dal rapporto sbilanciato tra contributi incassati dall’Inps e prestazioni erogate. Infatti, secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2008 l’Ente di previdenza ha incassato oltre 4,5 miliardi di euro di contributi a fronte di poco meno di 2 miliardi di spesa per prestazioni. E’ quanto rileva in una nota Confcommercio evidenziando gli effetti della nuova clausola sull’indennità economica di malattia contenuta nel Ccnl terziario.

 

In particolare, il terziario risulta il maggior “finanziatore” in un meccanismo che, di fatto, genera una vera e propria sperequazione rispetto ad altri settori economici che beneficiano di livelli contributivi più bassi o, addirittura, di una totale esenzione dall’obbligo contributivo (cfr. tabella allegata). E’ chiaro, perciò, che la clausola inserita nel Ccnl terziario ha una valenza sociale che va salvaguardata perché modifica un assetto normativo superato ed iniquo e che ha determinato fino ad oggi anacronistiche forme di solidarietà impropria. Tanto più che la validità di questa disposizione contrattuale è stata certificata anche da una recente sentenza della Corte Costituzionale che non può essere disconosciuta anche per evitare il rischio di contenziosi con la P.A.

 

“Confcommercio – dichiara il Direttore Generale di Confcommercio, Francesco Rivolta – soprattutto in un momento in cui le imprese continuano a soffrire per la bassa crescita dell’economia e per una domanda per consumi che ancora stenta a ripartire, ritiene che non tener conto né della crisi, né delle esigenze di una più efficiente gestione delle imprese significhi non riconoscere il ruolo trainante dell’economia dei servizi per accelerare e irrobustire la dinamica del ritorno alla crescita. Riteniamo, dunque, di dover perseguire con determinazione il rispetto di quanto previsto dall’accordo contrattuale per rendere più moderno, innovativo e trasparente il sistema di erogazione dell’indennità economica di malattia dei lavoratori dipendenti. A questo proposito, chiediamo un confronto urgente con il Governo e l’Inps al fine di individuare soluzioni efficaci e tempestive nel rispetto degli accordi sottoscritti con il sindacato”.

 


 

 

 

Aliquote contributive per settore

 

Settore

Aliquota contributiva

Lavoratori esclusi

Industria

2,22%

Dirigenti, impiegati, viaggiatori e piazzisti

Artigianato

2,22%

Dirigenti, impiegati, viaggiatori e piazzisti

Terziario

2,44%

(pubblici esercizi 3,21%)

Dirigenti, viaggiatori e piazzisti

Credito, assicurazioni, servizi tributari appaltati

0

 

Agricoltura

0,683%

Dirigenti e impiegati

Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati INPS

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