Confcommercio su inflazione: eventuali tensioni solo da tariffe e materie prime

Confcommercio su inflazione: eventuali tensioni solo da tariffe e materie prime

6/2010
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Roma, 15.01.10

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: EVENTUALI TENSIONI SOLO DA TARIFFE E MATERIE PRIME

 

 

Il risultato registrato nel 2009 dall’inflazione rappresenta un segnale positivo e sottolinea il contributo fornito dalle imprese della distribuzione e dei servizi di mercato nel ridimensionamento delle dinamiche dei prezzi. La sensibile decelerazione registrata nell’ultimo anno riflette in larga parte la contrazione dei prezzi internazionali dell’area delle materie prime alimentari ed energetiche, a cui si è associata un’evoluzione decisamente più contenuta rispetto agli anni precedenti dei servizi di ristorazione e di alloggio: è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

 

Se per l’alimentare – continua la nota -  il rientro rappresenta una costante nel corso dell’intero anno - basti citare il caso della pasta di semola il cui prezzo è passato da variazioni tendenziali superiori al 19% ad una diminuzione del 3,1% a dicembre - per i derivati del petrolio, dopo la forte decelerazione dei mesi iniziali, nella seconda parte dell’anno si sono registrati segnali di ripresa dei prezzi.

 

Le prospettive per il 2010, seppure meno favorevoli rispetto al 2009, in considerazione di una eredità oggi lievemente più pesante rispetto all’anno precedente, sono comunque sostanzialmente positive con un inflazione che nel complesso del 2010 dovrebbe risultare inferiore al target del 2% fissato dalla BCE (la previsione di Confcommercio è di un 1,5-1,6%).

Eventuali  rischi, per l’anno in corso, sono rappresentati dai rialzi delle materie prime energetiche e dai servizi regolamentati che, già nella seconda parte del 2009, hanno evidenziato un’accelerazione. Tale dinamica si rifletterà inevitabilmente sui valori dell’inflazione nel 2010.

 

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