CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: IL QUADRO PEGGIORA

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: IL QUADRO PEGGIORA

63/2001
Roma, 21 settembre 2001

 

I consumi ristagnano

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:

IL QUADRO PEGGIORA

 

 

Prematuro parlare di recessione ma letti in controluce questi dati si rivelano preoccupanti perché sintomatici di un quadro economico in via di peggioramento: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio ai primi dati sull'inflazione delle città campione a settembre.

 

La rilevazione di una inflazione stabile nel mese di settembre è da considerarsi, infatti, un fatto anomalo in quanto normalmente i prezzi risentono della ripresa dell’attività produttiva e dei rinnovi dei listini, in particolare dei prodotti per la scuola. E’ presumibile, dunque, che il sensibile rallentamento dell’economia, ed in particolare della domanda per consumi delle famiglie, abbia contribuito in misura rilevante a questa evoluzione.

 

Ciò che preoccupa maggiormente, prosegue il Centro Studi Confcommercio, è che il dato sui prezzi di settembre riflette non tanto il peggioramento del quadro economico di riferimento dell’ultima settimana, ma quanto avvenuto tra luglio ed agosto.

E probabilmente, alla luce di quanto sta accadendo a livello internazionale, anche nei prossimi mesi si potrebbero generare dinamiche dei prezzi molto contenute, sintomo non tanto di comportamenti virtuosi del sistema, ma della presenza di un quadro economico stagnante che non autorizza nessun ottimismo. A questo proposito si rendono necessarie misure anticicliche e un patto di solidarietà per affrontare la doppia emergenza, il terrorismo internazionale e la ripartenza dell'economia.

 

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