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Roma, 29.7.05

Effetti negativi anche sui consumi

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:

LARGAMENTE PREVEDIBILE L'AUMENTO DI LUGLIO

Conseguenza largamente prevedibile dell'aumento del petrolio che rimane la vera incognita dei prossimi mesi. Il dato di luglio, infatti, che riporta dopo quasi un anno l'inflazione italiana al 2,1%, è spiegato per tre decimi di punto su quattro dall'aumento dei prezzi del comparto energetico e dei tabacchi: questo il commento del Centro Studi Confcommercio alle stime preliminari diffuse oggi dall'Istat.

A questi aumenti – prosegue la nota - continuano ad associarsi incrementi molto sensibili sul versante del trasporto aereo (+35,9% su base annua), che sconta l'aumento del costo del carburante di alcune voci tariffarie e la complessa situazione di bilancio dell'Alitalia, e la ripresa dei prezzi nel comparto assicurativo.

Dinamiche che sono state in parte attenuate dall'evoluzione molto contenuta dei prezzi praticati da larghi comparti della distribuzione, soprattutto l'alimentare, e dei servizi che hanno proseguito nel ruolo di calmieratore dell'inflazione nonostante scontino oltre alla crisi della domanda anche pressioni consistenti sul versante dei costi.

E' evidente – conclude il Centro Studi - che il permanere di questa situazione, con una evoluzione del prezzo del petrolio sui mercati che non accenna a modificarsi ed i cui andamenti sono amplificati dal deprezzamento dell'euro, rischia di compromettere non solo la permanenza di molte piccole aziende sul mercato ma più in generale di comprimere ulteriormente la domanda per consumi delle famiglie, che sono costrette a spostare quote sempre più consistenti di spesa verso il comparto energetico e del trasporto in generale, con inevitabili ripercussioni negative sulla già difficile situazione economica del Paese.