CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: OCCORRONO MISURE PER DISINNESCARE LO SHOCK PETROLIFERO

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: OCCORRONO MISURE PER DISINNESCARE LO SHOCK PETROLIFERO

28/2003
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28/2003
Roma, 13-3-2003

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:

OCCORRONO MISURE PER DISINNESCARE LO SHOCK PETROLIFERO

 

 

L’ultimo dato sull’inflazione rassicura solo a metà. Mentre conferma, da un lato, un significativo rientro delle tensioni interne sui prezzi dei prodotti alimentari e sugli altri di largo consumo, dall’altro, segnala aumenti decisamente abnormi nel settore dell’energia: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati sull'inflazione.

 

I prezzi alla produzione dei prodotti petroliferi – prosegue la nota - sono, infatti, cresciuti, rispetto ad un anno fa, del 9,8% e quelli dell’energia del 5,7%. E si tratta di indici fermi al mese di gennaio e che quindi non incorporano gli aumenti delle quotazioni del greggio, da 37 a 40 dollari al barile, che sono stati registrati nei mesi di febbraio e nelle prime settimane di marzo. Questa situazione rischia, dunque, di avere pesanti ripercussioni sulla nostra economia. Primo, perché la voce petrolio, soprattutto se si arriverà al conflitto con l’Iraq, costituirà un elemento deflagrante per tutto il sistema dei prezzi provocando nuove e assai pericolose fiammate inflattive. Secondo, perché questi aumenti faranno esplodere i costi aziendali provocando una caduta dei profitti e quindi una contrazione degli investimenti. Terzo, perché comporterà, di conseguenza, un’ulteriore fase di stagnazione dei consumi.

 

Questi i motivi – conclude Confcommercio - per cui appare urgente che il governo adotti misure di defiscalizzazione di tutti i prodotti petroliferi. Da un lato, perché questa misura servirà al contenimento dell’inflazione, dall’altro, perché solo così si potranno rendere meno traumatici su famiglie ed imprese gli effetti dello shock petrolifero.

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