CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: PERMANGONO TENSIONI E INCERTEZZE

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: PERMANGONO TENSIONI E INCERTEZZE

02/00

42/2001       Roma, 21.06.01

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: PERMANGONO
TENSIONI E INCERTEZZE

 

 

Un rallentamento del tasso di crescita tendenziale che non deve, però, generare facili ottimismi: questo il commento del Centro Studi Confcommercio alle prime anticipazioni sull’inflazione nelle città campione diffuse oggi.

 

Il dato di giugno, seppur largamente atteso in considerazione dello stemperarsi di alcune tensioni sul settore alimentare e petrolifero, non appare di dimensioni tali da garantire entro fine anno il rientro dell’inflazione su dinamiche prossime al 2%.

 

Esistono, inoltre - secondo Confcommercio - molte incertezze sull’evoluzione nei prossimi mesi di alcune componenti esogene dell’inflazione - euro e materie prime petrolifere - che contribuiscono a rendere meno certa la durata e l'entità del processo di rientro.

 

L’euro continua ad evidenziare una perdurante debolezza che rende difficile ipotizzare una sua stabilizzazione, anche se il deprezzamento sui mercati non assumerà le dimensioni dei mesi scorsi.

 

Analogamente i corsi delle materie prime petrolifere sembrano essere soggetti a fluttuazioni, anche sensibili, sui mercati.

 

In considerazione di questi elementi - conclude la nota - non è possibile ritenere l’inflazione un problema risolto. E' quanto mai necessario, invece, prestare la massima attenzione all’evoluzione dei prezzi al consumo anche per l’impatto di questa variabile sui redditi e sui consumi delle famiglie.

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