Confcommercio su inflazione: prezzi fermi, limitate tensioni sull'alimentare

Confcommercio su inflazione: prezzi fermi, limitate tensioni sull'alimentare

Le dinamiche piu' sostenute alla produzione agricola e industriale74/07
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Roma, 28.9.07

 

 

Le dinamiche più sostenute alla produzione agricola e industriale

 

Confcommercio su inflazione: prezzi fermi, limitate tensioni sull’alimentare

 

 

Ancora una volta si conferma come l’inflazione italiana, nonostante le pressioni che negli ultimi anni sono derivate a fasi alterne dai combustibili e dagli alimentari, sia sostanzialmente sotto controllo mantenendosi, come già accaduto anche nei periodi di maggiore tensione dei prodotti petroliferi, su valori contenuti (1,5%): questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle stime sui prezzi diffuse oggi dall’Istat.

 

Il quadro di sintesi â€" prosegue la nota - conferma che il comportamento dell’insieme degli operatori della distribuzione e dei servizi è caratterizzato dalla massima attenzione al contenimento delle tensioni inflazionistiche. In particolare, nel comparto alimentare la variazione congiunturale dello 0,8% dei prezzi al consumo rilevata a settembre (+2,9% su base annua) risulta decisamente più contenuta se confrontata con le dinamiche in atto sul versante dei prezzi delle materie prime agricole (internazionali e nazionali) e dei prodotti industriali

Nel primo caso, infatti, i prezzi alla produzione dei prodotti agricoli rilevati dall’ISMEA registrano ad agosto aumenti del 55% per i cereali e del 10,5% per il latte ed i suoi derivati. Incrementi che si sono in parte già ampiamente trasferiti sui prezzi praticati dalle industrie di trasformazione; sul versante dei prodotti industriali, l’indice Istat dei prezzi alla produzione segnala ad agosto, per il complesso dei beni alimentari e bevande, una variazione tendenziale del 4,4% (+1,2% congiunturale), per il latte ed i prodotti caseari del 5,8% (+1,8% congiunturale) e per gli amidacei del 13,4% (+4,1% congiunturale). A questo si aggiungono gli aumenti del 4,0% per la frutta e gli ortaggi trasformati (+0,7% congiunturale), consumati sempre più di frequente dalle famiglie.

 

Va anche sottolineato â€" conclude Confcommercio - come le tensioni che si registrano a livello mondiale in alcuni segmenti del comparto alimentare stanno producendo in Italia effetti meno rilevanti rispetto ad altri paesi europei. L’inflazione italiana è, infatti, a settembre inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto alla media dei paesi che utilizzano l’euro.

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