CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: PROBLEMA IRRISOLTO

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: PROBLEMA IRRISOLTO

02/00

      64/2000       Roma, 20.11.00

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:

PROBLEMA IRRISOLTO

 

Un problema irrisolto che potrebbe far saltare l'obiettivo dell'1,7% fissato dal Governo per il prossimo anno: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio sui primi dati delle città campione.

 

Ormai da mesi il tasso tendenziale continua ad attestarsi su valori prossimi al 2,6-2,7% ed è quasi certo che nella media del 2000 l’inflazione sarà pari al 2,6%, lasciando in eredità al prossimo anno più di un punto percentuale.

 

Ed è proprio il trascinamento al 2001 e l’assenza di segnali chiari di una inversione delle tendenze che hanno determinato nell’anno in corso la netta ripresa inflazionistica a determinare ancora elementi di preoccupazione:

 

·          l’euro continua infatti a mostrarsi molto debole nei confronti delle altre valute;

·          i prezzi dei prodotti petroliferi permangono su livelli ancora molto elevati ed i continui rischi di una crisi in medio oriente non favoriscono certo la discesa delle quotazioni sui mercati internazionali.

 

Con queste premesse, conclude il Centro Studi di Confcommercio, è molto probabile attendersi  almeno fino a settembre-ottobre del 2001 un inflazione superiore al 2%. Situazione che determinerebbe in media d’anno una crescita dei prezzi al consumo prossima al 2,2%, valore nettamente superiore rispetto all’obiettivo dell’1,7% fissato dal Governo.

 

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