Confcommercio: "Il dato fotografa la grave crisi della domanda"

Confcommercio: "Il dato fotografa la grave crisi della domanda"

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14 ottobre 2014

 

"Il dato definitivo sull'andamento dei prezzi nel mese di settembre, che mostra una diminuzione sia in termini congiunturali sia che tendenziali più ampia rispetto alle prime stime, non può essere valutato positivamente". Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati dell'Istat. "Il permanere di una progressiva, e sostanzialmente ininterrotta, tendenza al ridimensionamento dei prezzi per due anni, periodo in cui le materie prime non hanno mostrato un'evoluzione particolarmente favorevole e nel quale è intervenuto anche un innalzamento dell'Iva, è la fotografia della grave crisi di domanda che attraversa il paese". "Anche i modesti aumenti che si potrebbero verificare nell'ultimo trimestre dell'anno - sottolinea Confcommercio - imputabili in gran parte all'aumento di alcune tariffe, pur riportando l'inflazione su valori positivi, non allontanano i rischi del consolidarsi di tendenze deflazionistiche. Il 2014 dovrebbe chiudere con un'inflazione pari allo 0,2%, con un possibile trascinamento negativo per il 2015. L'economia italiana è uscita dalla crisi, ma non è entrata nella ripresa".

 

 

 

 

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