CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: SI RAFFREDDANO I PREZZI DEI PRODOTTI AL CONSUMO, AUMENTANO LE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: SI RAFFREDDANO I PREZZI DEI PRODOTTI AL CONSUMO, AUMENTANO LE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI

08/2003
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                                                                                                    08/2003      Roma,28.01.03

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: SI RAFFREDDANO I PREZZI DEI PRODOTTI AL CONSUMO, AUMENTANO LE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI

 

 

 

I primi dati diffusi dalle 12 città campione sembrano confermare la tendenza al raffreddamento delle dinamiche inflazionistiche italiane, in quanto l’aumento su base mensile dello 0,3% avrebbe riportato il tasso di crescita tendenziale sul 2,7%. Questo è il commento del Centro Sudi di Confcommercio sui dati diffusi oggi dalle città campione.

Il dato risulta peraltro perfettamente in linea con gli effetti degli aumenti che erano stati già decisi alla fine del 2002; in quanto gli incrementi relativi a luce, gas, canone Rai, bollettino postale, autostrade e assicurazioni comportavano, in termini congiunturali, una crescita prossima allo 0,15%.

A questi si sono aggiunte le conseguenze derivanti sulle benzine dagli incrementi del petrolio di dicembre ed altri aumenti legati a tradizionali rinnovi di listini, che in molti casi sono risultati inferiori rispetto a quelli praticati nel 2002.

Il dato dell’ultimo mese – continua la nota - non può comunque attenuare le preoccupazioni circa l’evoluzione dell’inflazione nel breve periodo, in considerazione del permanere di tensioni dal lato del prezzo del petrolio, solo in parte attenuate dal riapprezzamento dell’euro

Il 2002 ha lasciato al 2003 una eredità inflazionistica di 1,1 punti percentuali, valore superiore a quello registrato nell’anno precedente (0,8).

Ciò significa che per realizzare nella media dell’anno un valore inferiore al 2% si dovrebbero registrare aumenti, per tutto l’anno in corso, decisamente contenuti e tali da portare il tasso tendenziale a fine 2003 sotto l’1,5%.

Il primo bimestre del nuovo anno è un periodo particolarmente significativo per valutare le dinamiche inflazionistiche in quanto nel 2002 si registrarono variazioni congiunturali più elevate rispetto al normale.

In assenza di eventi particolari sia internazionali (petrolio) che meteorologici (alimentari)  - puntualizza il Centro Studi - è presumibile che una tendenza al rientro più consistente si riscontri a febbraio, mese nel quale lo scorso anno si registrò una variazione dello 0,5% su base congiunturale.

Nell’ipotesi di un comportamento «normale» con variazioni comprese tra lo 0,2 e lo 0,3% il dato tendenziale potrebbe riportarsi il prossimo mese sul 2,4-2,5%.

A tal fine – conclude la nota - è fondamentale che i comuni si comportino per i prezzi dei servizi pubblici di loro competenza (trasporti urbani, acqua, smaltimento rifiuti, ecc) in modo virtuoso applicando aumenti molto contenuti ed inferiori a quelli che si vanno prospettando in alcuni casi.

 

 

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