La causa della tendenza al rialzo dell'inflazione va ricercata nelle molte voci di beni e servizi di pubblica utilità i cui prezzi sembrano muoversi totalmente fuori controllo: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio sui dati provvisori dell'inflazione ad aprile.
In questo senso le assicurazioni rappresentano forse uno dei casi più eclatanti, in quanto in pochi anni si è assistito quasi al raddoppio dei costi per i consumatori, con effetti sull'inflazione decisamente negativi. Alcune anticipazioni sui prezzi delle assicurazioni, infatti, segnalano un ulteriore 20% di incremento (dal luglio prossimo) su base annua, che si tradurrà in un impatto inflazionistico dello 0,1%.
In un momento nel quale l'inflazione potrebbe mostrare una tendenza al rialzo, in conseguenza degli aumenti delle materie prime, in particolare petrolifere sui mercati internazionali, i cui effetti sono amplificati dalla svalutazione dell'euro nei confronti del dollaro, sarebbe quanto mai opportuna una maggiore attenzione verso i comportamenti di tutti gli operatori.
Vi è il rischio - conclude il Centro Studi - che anche altri settori in perenne difficoltà proseguano sulla strada di aumenti indiscriminati, accentuando i problemi economici del nostro paese che già si scontra con una crescita particolarmente contenuta. Non bisogna neanche dimenticare che aumenti nei prezzi di servizi di pubblica utilità non rappresentano solo un onere maggiore per i consumatori, ma contribuiscono ad incrementare i costi di gestione di tutte le imprese, con conseguenti effetti moltiplicativi sull'inflazione.