CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: TIMORI CONFERMATI

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: TIMORI CONFERMATI

       96/99       Roma, 28.10 .99

 

A febbraio 2000 vicini al 2,5

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:

TIMORI CONFERMATI

 

 

Confermati i timori sulla consistenza della ripresa del processo inflazionistico e sugli effetti che l'aumento dei prodotti petroliferi avrebbero avuto sull'intero sistema dei prezzi e sull’economia italiana: questo il giudizio del Centro Studi di Confcommercio relativo ai dati diffusi oggi dall'Istat sull'inflazione.

 

Oltre al problema energetico la cui risoluzione impone interventi strutturali non più rinviabili, quello che preoccupa sono le dinamiche di alcuni beni e servizi di pubblica utilità che da tempo mostrano una evoluzione decisamente fuori controllo che non sembra destinata ad arrestarsi nel breve periodo.

 

Il permanere di questa situazione potrebbe, infatti, portare nei prossimi mesi ad un ulteriore innalzamento del tasso d’inflazione tendenziale. A febbraio-marzo 2000 non si può escludere, infatti, di arrivare su valori prossimi al 2,5% in conseguenza del confronto con un periodo particolarmente «freddo» dal punto di vista dei prezzi, che rischia di compromettere anche la modesta tendenza alla ripresa mostrata dall’economia italiana.

 

La morsa dell’erosione del risparmio dovuta all' inflazione ed il previsto rialzo dei tassi da parte della BCE, conclude il Centro Studi, potrebbero comprimere ulteriormente la domanda interna per consumi ed investimenti rendendo difficile il conseguimento di una crescita nel 2000 superiore al 2,0%.

 

 

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