Confcommercio su ipotesi aumento Iva: no a interventi tampone

Confcommercio su ipotesi aumento Iva: no a interventi tampone

172/2011
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172/11

Roma, 3 settembre 2011

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU IPOTESI AUMENTO IVA:

NO A INTERVENTI TAMPONE

 

 

 

In un contesto nel quale, nonostante qualche timido segnale di miglioramento sul fronte occupazionale, i consumi pro capite sono al di sotto dei livelli di dieci anni fa e l’economia rimane fragilissima, l’annuncio di un innalzamento temporaneo dell’IVA avrebbe immediati effetti recessivi: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle ipotesi delle ultime ore circa l’aumento dell’aliquota massima di due punti per un periodo di tre mesi.

 

Infatti – prosegue la nota - determinerebbe un sicuro rinvio degli acquisti, soprattutto di beni durevoli, come elettrodomestici bianchi e bruni, mezzi di trasporto, mobili a articoli di arredamento, per il semplice motivo che le famiglie aspetterebbero la successiva riduzione dell’aliquota. Inoltre, verrebbero a deprimersi i consumi proprio in uno dei periodi più importanti dell’anno per gli acquisti, cioè quello che precede le festività natalizie, interrompendo quello sforzo eccezionale che le famiglie stanno facendo per difendere i livelli di benessere economico, utilizzando anche parte dei risparmi per compensare i minori redditi disponibili, decrescenti nel 2011 per il quarto anno consecutivo. Infine, una tale misura si trasferirebbe interamente sui prezzi, dando luogo a prevedibili tensioni inflazionistiche, per l’impatto che avrebbe sui carburanti e quindi su tutta la filiera del trasporto su gomma, sia di merci, sia di persone.

 

 

 

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