Confcommercio: "primo aiuto alle famiglie ma penalizzati gli autonomi"

Confcommercio: "primo aiuto alle famiglie ma penalizzati gli autonomi"

"E' innegabile che, sia le prime misure varate dal Consiglio dei ministri, che quelle annunciate in un orizzonte più ampio, vanno nella giusta direzione". "Occorre però valutare attentamente il percorso complessivo a medio termine circa i risultati che queste misure possono effettivamente dispiegare sull'economia reale".

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13 marzo 2014

 

"Aver annunciato e calendarizzato con un'agenda molto serrata i primi interventi per affrontare le emergenze economiche e sociali del paese è un obiettivo ambizioso che risponde alla formula "fare presto e bene". Ed è innegabile che, sia le prime misure varate dal consiglio dei ministri, che quelle annunciate in un orizzonte più ampio, vanno nella giusta direzione. Ma è evidente che occorre valutare attentamente il percorso complessivo a medio termine circa i risultati che queste misure possono effettivamente dispiegare sull'economia reale. E soprattutto verificare che gli impegni del governo siano rispettati nei tempi e nei modi". Questo il commento di Confcommercio ai provvedimenti varati ieri dal Consiglio dei Ministri. "Nel merito delle misure – prosegue la nota - Confcommercio ritiene che il sostegno alle famiglie con i redditi più bassi, che hanno patito da lungo tempo la morsa dell'aumento delle tasse e del calo dei redditi tornati ai livelli del 1986, è un primo aiuto concreto. Ma rimane tuttavia un errore da correggere quanto prima quello di aver escluso dai benefici sull'Irpef i lavoratori indipendenti e autonomi, che in questi anni hanno sofferto della crisi nella stessa misura delle famiglie. Quanto agli altri provvedimenti annunciati, si è finalmente intervenuti per semplificare la burocrazia sulla gestione dei rapporti di lavoro e facilitare strumenti, come l'apprendistato e i contratti a termine, che rispondono alle esigenze di gestione delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti; ma sulla riduzione delle tasse per le imprese - l'Irap – non è stato individuato il percorso auspicato da Confcommercio, quello cioè di innalzare la quota esente a favore delle imprese dei servizi e del terziario di mercato; sulla semplificazione e i pagamenti della P.A. bisogna verificare se, oltre alla reale disponibilità delle risorse, esista in concreto l'effettiva possibilità da parte delle imprese di recuperare tutti i crediti vantati attraverso un meccanismo semplice e immediato che Confcommercio ritiene debba avvenire attraverso la compensazione secca debiti-crediti. Perché rimane indubbio che il meccanismo di riscossione è ancora oggi un vero e proprio percorso a ostacoli".

 

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