Confcommercio: "primo aiuto alle famiglie ma penalizzati gli autonomi"
Confcommercio: "primo aiuto alle famiglie ma penalizzati gli autonomi"
"Aver annunciato e calendarizzato con un'agenda molto serrata i primi interventi per affrontare le emergenze economiche e sociali del paese è un obiettivo ambizioso che risponde alla formula "fare presto e bene". Ed è innegabile che, sia le prime misure varate dal consiglio dei ministri, che quelle annunciate in un orizzonte più ampio, vanno nella giusta direzione. Ma è evidente che occorre valutare attentamente il percorso complessivo a medio termine circa i risultati che queste misure possono effettivamente dispiegare sull'economia reale. E soprattutto verificare che gli impegni del governo siano rispettati nei tempi e nei modi". Questo il commento di Confcommercio ai provvedimenti varati ieri dal Consiglio dei Ministri. "Nel merito delle misure – prosegue la nota - Confcommercio ritiene che il sostegno alle famiglie con i redditi più bassi, che hanno patito da lungo tempo la morsa dell'aumento delle tasse e del calo dei redditi tornati ai livelli del 1986, è un primo aiuto concreto. Ma rimane tuttavia un errore da correggere quanto prima quello di aver escluso dai benefici sull'Irpef i lavoratori indipendenti e autonomi, che in questi anni hanno sofferto della crisi nella stessa misura delle famiglie. Quanto agli altri provvedimenti annunciati, si è finalmente intervenuti per semplificare la burocrazia sulla gestione dei rapporti di lavoro e facilitare strumenti, come l'apprendistato e i contratti a termine, che rispondono alle esigenze di gestione delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti; ma sulla riduzione delle tasse per le imprese - l'Irap – non è stato individuato il percorso auspicato da Confcommercio, quello cioè di innalzare la quota esente a favore delle imprese dei servizi e del terziario di mercato; sulla semplificazione e i pagamenti della P.A. bisogna verificare se, oltre alla reale disponibilità delle risorse, esista in concreto l'effettiva possibilità da parte delle imprese di recuperare tutti i crediti vantati attraverso un meccanismo semplice e immediato che Confcommercio ritiene debba avvenire attraverso la compensazione secca debiti-crediti. Perché rimane indubbio che il meccanismo di riscossione è ancora oggi un vero e proprio percorso a ostacoli".