Confcommercio su patto contro il racket: buone le intenzioni, parziali e inefficaci gli strumenti
Confcommercio su patto contro il racket: buone le intenzioni, parziali e inefficaci gli strumenti
Aiuteremo gli imprenditori a denunciare67/07
67/07
Roma, 12.09.07
Aiuteremo gli imprenditori a denunciare
Confcommercio su patto contro il racket: buone le intenzioni, parziali e inefficaci gli strumenti
“Non chiuderemo la porta in faccia agli associati che non hanno la forza e gli strumenti per respingere il racket e le estorsioni ma, così come è nella tradizione e cultura di Confcommercio, li aiuteremo a denunciare, sottolineando che la denuncia è solo una parte di quel percorso che va avviato per sconfiggere questi fenomeni pervasivi per l’economia�. Questo il commento di Luca Squeri, Presidente della Commissione di Confcommercio sulle politiche per la sicurezza, sul patto contro il racket.
“Apprezziamo quindi l’intento e l’impegno del Governo che mette in campo uomini e risorse maggiori rispetto al passato ma â€" sottolinea Squeri - queste misure le riteniamo insufficienti, così come riteniamo un errore non aver coinvolto chi rappresenta quel sistema di imprese che certamente sono tra le più esposte a questi fenomeni, come è stato rilevato nell’indagine di Confcommercio di luglio. Se dunque non si vogliono fare solo operazioni di marketing, e noi siamo d’accordo con il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo su questa affermazione, quello che serve è uno sforzo straordinario di tutti, Governo, Istituzioni, forze dell’ordine, imprese e cittadini affinché si ripristinino le condizioni di legalità e sicurezza in tutto il Paeseâ€�.
“E per fare questo â€" conclude Squeri â€" occorre: certezza delle pene, un maggior controllo del territorio, l’adozione di strumenti più efficaci di prevenzione e contrasto contro i fenomeni della criminalità organizzata e della microcriminalità â€�.