Confcommercio su Pil: dati deludenti, e' quasi stagnazione

Confcommercio su Pil: dati deludenti, e' quasi stagnazione

57/2004
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57/2004                                                                                                                         Roma, 10.09.2004

 

 

CONFCOMMERCIO SU PIL: DATI DELUDENTI,

E' QUASI STAGNAZIONE

 

 

I dati diffusi oggi dall'ISTAT non possono certamente essere letti come sintomo della presenza di un ciclo economico espansivo, in quanto segnalano un rallentamento delle dinamiche produttive, rispetto ai primi tre mesi dell'anno, ed una crescita più contenuta nel nostro Paese rispetto ad altre realtà dei Paesi industrializzati: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati sull'evoluzione economica italiana nel secondo trimestre 2004.

 

Nella migliore delle ipotesi nell'intero anno la nostra economia crescerà ad un tasso di poco superiore all'1,0%, situazione che di fatto porta ad uno sviluppo dell'economia italiana nel complesso dell'ultimo triennio dell'1,6-1,7%, valore inferiore a quanto realizzato nel solo 2001 (quando gli eventi dell'11 settembre determinarono negli ultimi tre mesi dell'anno una forte caduta produttiva a livello mondiale).

 

Inoltre – prosegue la nota - si evidenzia come, in termini congiunturali, il secondo trimestre del 2004 abbia mostrato una forte dipendenza del ciclo produttivo interno dalla ripresa dei flussi esportativi, conseguenza della accelerazione della domanda mondiale, a fronte di una accentuata debolezza della domanda interna derivante dalla riduzione della spesa per consumi da parte delle famiglie (-0,3%).

La presenza di un ciclo negativo dei consumi, a cui fanno eccezione solo i durevoli, ha peraltro determinato una flessione del valore aggiunto per il complesso dei settori del commercio, degli alberghi e pubblici esercizi e dei trasporti e comunicazioni, che negli ultimi anni avevano svolto un ruolo fondamentale per la crescita dei livelli occupazionali del Paese.

 

Il quadro che emerge dalla lettura delle dinamiche economiche italiane nel secondo trimestre sembra peraltro preludere, alla luce sia del ridimensionamento dei tassi di crescita dell'economia statunitense e giapponese, sia di quanto registrato a luglio dal lato degli ordinativi, ad un ulteriore rallentamento dello sviluppo italiano nel secondo semestre.

 

Va anche sottolineato – conclude Confcommercio - come le manovre in atto per il contenimento della spesa pubblica e le misure che saranno attuate con la prossima legge finanziaria non potranno non incidere sui comportamenti di spesa delle famiglie, gli unici in grado di stimolare una crescita più sostenuta e duratura nel tempo.

Situazione che porta ad ipotizzare, a meno della attuazione di misure congiunturali a sostegno del ciclo economico, come sia difficilmente realizzabile anche l'obiettivo di una crescita, per il 2004, dell'1,0-1,2%.

 

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