Confcommercio su prezzi e inflazione: il 14 ottobre parte la mobilitazione

Confcommercio su prezzi e inflazione: il 14 ottobre parte la mobilitazione

72/2003
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72/2003

Roma, 2.10.03

 

 

CONFCOMMERCIO SU PREZZI E INFLAZIONE:

IL 14 OTTOBRE PARTE LA MOBILITAZIONE

 

 

Sul problema prezzi, le categorie e gli operatori commerciali sono stufi di essere presi a schiaffi o addirittura crocifissi: con questa premessa il Consiglio Generale di Confcommercio ha organizzato per il 14 ottobre prossimo una mobilitazione della categoria sull'intero territorio nazionale. Un'iniziativa che prevede la realizzazione, in contemporanea in ogni capoluogo di provincia, di incontri e conferenze stampa per svelare le vere cause delle tensioni sui prezzi e dimostrare - dati alla mano - l'infondatezza delle tesi che sostengono comportamenti speculativi da parte dei commercianti.

 

L'iniziativa - si legge in una nota - prevede il coinvolgimento di tutte le categorie e di tutte le strutture associative della confederazione e si propone un duplice obiettivo: da un lato, fornire una chiara e documentata denuncia dei veri fattori che hanno prodotto e continuano a produrre effetti distorsivi sul sistema prezzi, dalle tasse alle tariffe dei servizi di pubblica utilità, agli aumenti imposti dalla produzione, spiegando ai consumatori le reali componenti dei prezzi; dall'altro, costituire il primo step per l'avvio di una vertenza a livello nazionale, ma il più possibile radicata sul territorio, sui problemi di fondo del sistema economico italiano e sulle reali cause che rischiano di condurlo ad un ulteriore, progressivo deterioramento. Dal Consiglio Generale di Confcommercio è emersa l'esigenza di dimostrare come gli operatori commerciali siano davvero dalla parte dei consumatori e che, pertanto, non è possibile non affrontare contemporaneamente quelle che sono ormai due facce della stessa medaglia e dello stesso problema, ovvero l'erosione del potere di acquisto delle famiglie e le sempre più anguste e improbabili possibilità di sviluppo, almeno nel breve-medio periodo, dell'economia italiana. E questo - prosegue la nota - sarà fatto con un esame franco, obiettivo, onesto che non dovrà mai prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche di alcun tipo. La crisi economica che il paese sta vivendo, e che perdura da ormai più di due anni, è certamente difficile e sarebbe ingiusto scaricare sul governo tutte le responsabilità di questo stato di cose.

 

Con l'apertura di questa vertenza, Confcommercio intende fare chiarezza su alcuni temi scottanti, da quello delle liberalizzazioni in Italia, che non hanno fatto altro che mantenere esattamente uno status quo fatto di privilegi, cartelli, oligopoli, rendite di potere; al problema di come si è potuto arrivare, nel settore elettrico, ai devastanti risultati dei giorni scorsi, con un prezzo dell'energia superiore del 30% rispetto agli altri paesi europei e una rete infrastrutturale talmente obsoleta da garantire ancora rischi di black out per tutto il 2004; alla situazione finanziaria delle amministrazioni locali che, per ripianare i propri deficit di bilancio, sono "costrette" ad aumentare tariffe e costi dei servizi di pubblica utilità.

 

Il Consiglio Generale di Confcommercio, infine, esprime forti perplessità sul funzionamento e sull'obiettiva valutazione fornita dai comitati prezzi provinciali e giudica, invece, favorevolmente la decisione del governo di istituire un apposito tavolo che servirà da sponda per far conoscere al paese chi, dove e perché sta portando il nostro mercato alla recessione, anche se è opportuno, per ottenere qualche risultato da questo confronto, che intorno al tavolo siedano tutti coloro - amministrazioni locali e imprese produttrici in primo luogo - che di questa situazione hanno grosse responsabilità. Un confronto a carte scoperte, quello invocato dalla Confederazione, per non prendere in giro se stessi nè i più diretti interlocutori della categoria, ovvero i consumatori.

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