CONFCOMMERCIO SU QUESTIONE MALPENSA: PENALIZZATO IL MEZZOGIORNO

CONFCOMMERCIO SU QUESTIONE MALPENSA: PENALIZZATO IL MEZZOGIORNO

Il diritto dei cittadini utenti di utilizzare lo scalo di Linate per i loro viaggi da e per Milano non può essere sacrificato meramente per garantire flussi di traffico verso Malpensa 2000: questo il giudizio di Confcommercio, che prende posizione sul trasferimento forzato dei voli da Linate a Malpensa.

La stragrande maggioranza di passeggeri che passano ogni giorno per lo scalo di Linate compiono viaggi proprio con destinazione Milano e va tutelato il loro diritto di volare dallo scalo milanese più conveniente.

Con l'assenza di collegamenti efficienti ed economici fra Malpensa e Milano, chi si reca a Milano da una città del Sud sarebbe gravemente penalizzato. Difficilmente un imprenditore meridionale potrà recarsi a Milano in mattinata, sbrigare i suoi impegni professionali e tornare a casa in giornata se deve atterrare a Malpensa.La creazione di un sistema "hub" a Malpensa sarà di grande beneficio alle compagnie aeree che lo gestiscono ma ciò non deve avvenire a spese dell'utente.

Non va dimenticato che il trasporto aereo esiste per servire i passeggeri e non il contrario.

Sino a quando non esistono rapidi, frequenti ed economici collegamenti fra Malpensa e la città di Milano, i collegamenti con il Sud e le isole, aree geograficamente svantaggiate senza alternative realistiche all'aereo, debbono essere lasciati a Linate.

E' vero che attualmente Linate é "intasato": il Governo vuole trasferire due terzi dei passeggeri a Malpensa, lasciandone solo 4-5 milioni a Linate. La proposta di Confcommercio é di lasciare a Linate sette milioni di passeggeri annui (la metà del traffico attuale) per non penalizzare il Sud e le isole e le principali linee nazionali ed intra-europee.

L'altra metà del traffico verrebbe spostato a Malpensa per decongestionare Linate e per far decollare l'hub del 2000.

 

 

 

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