Confcommercio su tavolo per il Mezzogiorno

Confcommercio su tavolo per il Mezzogiorno

79/2006
79/06

79/06

Roma, 21.09.06

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU TAVOLO PER IL MEZZOGIORNO

 

Parere positivo per l’attenzione posta dalla Finanziaria al tema Mezzogiorno, ma bisogna cercare il massimo del raccordo con il Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 senza dimenticare il lavoro svolto in questi mesi dalle parti economiche e sociali, dalle Regioni e dalle Amministrazioni centrali: questo il commento di Confcommercio al termine dell’incontro con il Governo sul Mezzogiorno.

 

Per quanto riguarda lo specifico delle proposte Confcommercio ritiene che:

 

-        sul tema infrastrutture venga previsto uno stretto coordinamento con il turismo, in particolare rispetto all’accessibilità turistica, e il miglioramento non solo dei collegamenti Nord-Sud, anche attraverso un pieno sfruttamento dei trasporti via mare, ma anche quelli interni al Mezzogiorno. La portualità turistica deve assumere un ruolo di particolare rilevanza;

-        per quanto riguarda le città è necessario affrontare il tema del trasporto merci urbano e valorizzare il ruolo del terziario quale fattore di sviluppo. Positiva l’ipotesi di riconvertire ad usi turistici o commerciali, attraverso forme di concessione o partenariato pubblico-privato l’eventuale disponibilità di aree e strutture appartenenti al demanio;

-         rispetto all’istituzione delle Zone Franche Urbane, poiché si tratta di uno strumento di lotta al degrado, è necessario un pieno coinvolgimento degli enti locali ed un’attenta valutazione a carattere normativo, date le notevoli differenze tra le norme italiane e francesi alle quali la proposta si ispira;

-        la proposta di credito di imposta per investimenti e occupazione sia positiva a patto che i criteri di selezione non discriminino le imprese del terziario mirando solo alla ricerca, innovazione o simili, attività caratteristiche prevalentemente di alcuni settori. E’ necessario prevedere formule adatte anche alle nuove imprese e non solo a quelle attività già esistenti.

-        sul cuneo fiscale bisogna tener conto delle peculiarità delle imprese del terziario che incidono in modo rilevante nell’economia meridionale, in particolare di quelle che utilizzano lavoratori stagionali o a tempo determinato che, di fatto, sarebbero tagliate dai benefici della manovra;

-         sull’innovazione e l’economia della conoscenza si ribadisce la necessità di considerare non solo l’alta tecnologia ma anche forme quali l’innovazione organizzativa, di design e di marketing. E’ necessaria, altresì, una maggiore attenzione alle tematiche dell’economia dei servizi sia a livello di istruzione universitaria che professionale.

 

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