61/2000       Roma 27.10.2000

Una flessione che dura da otto mesi consecutivi

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO:

SI CONFERMA UN CLIMA FORTEMENTE NEGATIVO DEI CONSUMI

Il fatturato del commercio al dettaglio in termini reali, cioè al netto della variazione dei prezzi, ha evidenziato ad agosto di quest’anno una preoccupante flessione del 2,0% rispetto allo stesso mese del '99, portando, così, a otto i mesi consecutivi nei quali le vendite al dettaglio in quantità hanno registrato un trend negativo, in alcuni casi anche consistente come a marzo (-2,9%) e a giugno (-1,8%): è questo il commento del Centro Studi di Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat sull’andamento delle vendite nel commercio al dettaglio nel mese di agosto.

Una conferma - prosegue la nota - del permanere di un clima fortemente negativo dei consumi di beni commercializzati che porta il dato medio del periodo gennaio-agosto 2000 ad un calo dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 1999.

Un elemento di riflessione e di forte preoccupazione - prosegue la nota - deriva dall’analisi delle vendite al dettaglio per dimensione d’impresa che conferma una "forbice" ormai strutturale tra dinamiche della grande distribuzione e profilo di crescita delle Pmi commerciali: se il fatturato reale delle imprese con almeno 6 addetti è cresciuto in agosto di un modesto 0,6% rispetto all’analogo mese del 1999, quello delle Pmi operanti su piccole superfici ha subito, invece, una flessione del 2,8% con una punta del -3,7% per le microimprese (0–2 addetti).

Dall’analisi delle vendite per settore merceologico emerge che l’unico segmento in crescita è quello del grocery, dove la quota di mercato della grande distribuzione si avvicina o supera, ormai, il 50%. Le vendite in quantità in questo comparto, appannaggio quasi esclusivo di supermercati ed hard discount, sono cresciute, infatti, del 2,8% rispetto allo stesso mese del 1999 e di circa il 2,5% nella media del periodo.