Confcommercio su vendite al dettaglio: crisi prosegue, a rischio imprese e posti di lavoro

Confcommercio su vendite al dettaglio: crisi prosegue, a rischio imprese e posti di lavoro

173/2012

                                                                 

 

173/12

Roma, 26.9.2012

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO:

CRISI PROSEGUE, A RISCHIO IMPRESE E POSTI DI LAVORO

 

 

 

Al di là del permanere di uno stato di accentuata difficoltà dei consumi delle famiglie, preoccupa il fatto che, alla luce dei dati di settembre sul clima di fiducia delle famiglie arrivati, ormai, ai livelli minimi, è prevedibile il protrarsi di questa situazione anche nei mesi autunnali; ma preoccupa anche la progressiva estensione della crisi a tutti i beni considerati, con punte particolarmente gravi per l’abbigliamento, le calzature ed i mobili, e che questa estrema sofferenza dei consumi coinvolge in misura significativa non solo le imprese di minori dimensioni, ma anche la grande distribuzione che nella media dei primi sette mesi del 2012 segnala un calo dei valori del venduto pari a 2 decimi di punto: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall’Istat.

 

In particolare – prosegue Confcommercio - le stime sulla dinamica dei consumi pro capite a consuntivo 2012 indicano rispetto al 2007, anno precedente alla prima recessione, un calo per l’abbigliamento del 7,8% reale, per le calzature del 21%, per gli alimentari di oltre l’11% mentre per gli acquisti di auto, moto e altri mezzi di trasporto familiare la flessione arriverebbe ad oltre il 45%.

La ripresa della domanda delle famiglie è dunque una priorità del sistema, soprattutto per evitare una significativa riduzione del tessuto produttivo con conseguenze permanenti sul mercato del lavoro destinando il Paese a un progressivo impoverimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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