CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: IL MERCATO È FERMO

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: IL MERCATO È FERMO

02/00

55/2002
Roma, 29-08-02

 

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO:

IL MERCATO È FERMO

 

Siamo ormai alla crescita zero, il che significa che il mercato è in una fase di preoccupante immobilità: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio ai dati forniti dall'Istat sulle vendite al dettaglio dello scorso mese di giugno. Depurando i dati dalla componente dell'inflazione, ossia considerando le vendite in quantità, si registra - precisa il Centro Studi di Confcommercio – una variazione in termini reali pari a zero. Si tratta quindi di un peggioramento, rispetto alla crescita dello 0,4% registrata nel mese di maggio, segno di un deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e di una sempre più diffusa preoccupazione per la tenuta dell'economia.

Se, infatti, le micro-imprese fanno registrare un aumento delle vendite, rispetto al 2001, dello 0,7%, aumento per altro assai modesto e che non assorbe le oscillazioni pesantemente negative (-3,8% cumulato) dei tre mesi precedenti, le grandi imprese segnalano per la prima volta una flessione nelle vendite, dello 0,1%, una battuta d'arresto che interrompe un lungo trend di crescita.

Per fronteggiare questa assai difficile situazione – conclude Confcommercio - due cose appaiono ormai indispensabili: 1 interventi di carattere fiscale che riescano a ripristinare la fiducia delle famiglie e così ridiano slancio alla domanda interna. 2 l'adozione di misure che frenino l'aumento dei costi dei servizi di base e delle tariffe.

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