Confcommercio su vendite al dettaglio: in linea col clima di cautela delle famiglie

Confcommercio su vendite al dettaglio: in linea col clima di cautela delle famiglie

106/2006
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106/06

Roma, 23.11.06

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO:

IN LINEA COL CLIMA DI CAUTELA DELLE FAMIGLIE

 

 

Non si registrano segnali di risveglio sul fronte dei consumi perché il clima generale non “autorizza� la ripartenza della domanda interna: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat.

 

In settembre la crescita tendenziale del fatturato per il totale delle imprese, al netto della corrispondente variazione dei prezzi, è infatti negativa di un decimo di punto rispetto a settembre 2005.

Questo risultato di sostanziale stagnazione intorno alla crescita zero in termini reali, è la sintesi di un modesto incremento delle grandi superfici di vendita (+0,8% tendenziale), contrapposto ad una flessione non trascurabile del dettaglio tradizionale (-0,7% tendenziale).

Completamente ferme risultano le vendite in quantità di prodotti alimentari (+0,0% rispetto a settembre 2005), mentre peggiore è la situazione per il non alimentare che registra una variazione negativa di due decimi di punto, rispetto a settembre 2005.

 

Alla luce di questi dati â€" conclude Confcommercio - è evidente che le misure predisposte dal Governo con la Finanziaria 2007, incentrate pesantemente su incrementi di gettito tributario che ridurranno in prospettiva il reddito disponibile delle famiglie, non vanno certo nella direzione di incentivare le famiglie nei propri comportamenti di spesa e quindi di favorire una ripresa della domanda interna relativa ai consumi di beni commercializzati.

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