Confcommercio su vendite dettaglio: segnali di recessione

Confcommercio su vendite dettaglio: segnali di recessione

La distribuzione "frena" l'incremento dei prezzi239/2011
239/11

 

 

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Roma, 25.11.11

 

 

La distribuzione “frena” l’incremento dei prezzi

 

CONFCOMMERCIO SU VENDITE DETTAGLIO:

SEGNALI DI RECESSIONE

 

 

Il dato conferma lo stato di difficoltà in cui versano i consumi dei beni commercializzabili. A  settembre si è registrata la quinta variazione congiunturale negativa consecutiva, fenomeno che può essere interpretato come l’entrata in una nuova fase recessiva: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle rilevazioni diffuse oggi dall’Istat.

 

Il calo dei fatturati di molte imprese - continua la nota - che già scontano da tempo una contrazione dei margini, ha spinto molte aziende ad applicare con estrema cautela gli aumenti derivanti dall’innalzamento al 21% dell’aliquota ordinaria, come evidenzia anche l’approfondimento diffuso oggi dall’Istat. Il sistema produttivo-distributivo, quindi, ha traslato in avanti l’incremento dell’imposta in misura inferiore alle attese. D’altra parte non si possono escludere nuovi moderati incrementi dei prezzi nei mesi di novembre e di dicembre.

 

Sul versante della fiducia l’Istat certifica un miglioramento del clima che permane tuttavia su livelli storicamente bassi.

 

In questo articolato scenario - conclude l’Ufficio Studi di Confcommercio - ulteriori incrementi della pressione fiscale deprimerebbero gravemente le già modeste prospettive dell’economia italiana.

 

 

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