Confcommercio Toscana: "Chiudere prima i locali non serve a fermare il Covid"

Confcommercio Toscana: "Chiudere prima i locali non serve a fermare il Covid"

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5 ottobre 2020

''Anticipare la chiusura serale di ristoranti, bar e pizzerie non servirà a fermare il Covid-19. Piuttosto, puntiamo su controlli più serrati, sul rispetto dei protocolli di sicurezza già esistenti e su una rigida attribuzione delle responsabilità''. Lo dice il direttore di Confcommercio Toscana,
Franco Marinoni, mentre a Roma il Governo ventila l'ipotesi un nuovo Dpcm contenente misure più restrittive per combattere la pandemia, compresa la chiusura anticipata dei pubblici esercizi alle 23 o addirittura alle 22. ''Le imprese in questi mesi hanno già pagato abbastanza le difficoltà
derivanti dalla crisi sanitaria. Lo hanno fatto stringendo i denti con spirito di sacrificio, sapendo che serviva l'impegno di tutti per contrastare i contagi. Così, dopo i mesi di chiusura forzata, con il personale ancora in parte in cassa integrazione, si sono dati da fare investendo energie e denaro nell'applicazione dei rigidissimi protocolli sanitari messi a punto dalle autorità. "Tutto -
conclude Marinoni -pur di tornare a lavorare. E continuano a tenere alta la guardia, per salvaguardare la sicurezza di clienti e collaboratori, perché nessuno ha interesse ad ammalarsi''. 

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