Confcommercio Toscana: "Stato di calamità per il turismo"

Confcommercio Toscana: "Stato di calamità per il turismo"

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24 febbraio 2020

"Guardiamo con grande apprensione a quanto sta accadendo per l'emergenza Coronavirus, anche per l'impatto devastante che sta avendo e avrà sulla nostra economia". Lo scrivono in una nota congiunta Confcommercio Toscana e le federazioni regionali che all'interno del sistema Confcommercio rappresentano le imprese del turismo: Confturismo, Federalberghi per le strutture ricettive, Fipe per i pubblici esercizi, Fiavet per le agenzie di viaggio, Faita per i campeggi e Res Casa per le case vacanze. ''Le giuste misure di sicurezza imposte dalla necessità di arginare il contagio, aggravate dall'effetto psicosi che si sta scatenando in questi giorni, stanno producendo risultati devastanti per l'unico comparto che anche nella nostra regione sta dimostrando negli ultimi anni di reggere la crisi, sostenendo occupazione e produzione di ricchezza. Uno stop alla crescita del sistema turistico, che vale da solo oltre il 10% del Pil toscano (senza contare l'indotto che produce), significa perdere una parte importantissima della nostra economia'', scrivono le associazioni di categoria. Confcommercio Toscana e le federazioni regionali del turismo chiedono
quindi alle autorità, in virtù dell'eccezionalità della situazione, di ''dichiarare lo stato di calamità, adottando misure valide a sostenere le aziende in questo periodo, come la moratoria sui mutui, lo slittamento del pagamento dei tributi e delle rate della Rottamazione ter in scadenza il 28 febbraio''.

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