Confcommercio Toscana propone lo shopping su appuntamento

Confcommercio Toscana propone lo shopping su appuntamento

L'iniziativa, promossa dall'Associazione insieme alle locali Federmoda e Federpreziosi, aiuterà i commercianti a conciliare la salute con il lavoro, senza pericoli per nessuno.

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7 aprile 2021

Riaprire sì, ma solo su appuntamento: è lo “shopping on demand”, la nuova proposta lanciata da Confcommercio Toscana. I negozi come gioiellerie, boutique, negozi di calzature e pelletterie, ma anche articoli da regalo, mobili, bigiotteria e oggettistica varia, potranno aprire le porte anche in zona rossa, permettendo ai clienti di prenotare una visita al negozio e comprare in tutta sicurezza. Il tutto senza creare file o assembramenti, inoltre il negozio verrebbe sanificato tra un appuntamento e l'altro. Gli aspetti tecnici e organizzativi dell'iniziativa sono stati messi a punto dai presidenti regionali di Federmoda, Federica Grassini e di Federprezioni, Roberto Duranti. “Potrebbe essere una svolta positiva, soprattutto potrebbe ridare speranza a due comparti fortemente provati dalle chiusure imposte dai Dpcm – ha sottolineato la presidentessa di Confcommercio Toscana, Anna Lapini i nostri imprenditori chiedono solo di poter tornare a vivere del proprio lavoro. I ristori, infatti, si sono rivelati assolutamente insufficienti a recuperare le perdite, anzi non bastano neppure a coprire le spese che continuano ad esserci. Intanto, chi ha dipendenti è stato costretto a ricorrere alla cassa integrazione e non è sicuro che, quando la tempesta sarà finita, ci saranno le condizioni per poterli riaccogliere in organico”.

A rendere difficile la vita degli imprenditori, oltre alle chiusure imposte dal governo, si aggiunge la concorrenza del commercio elettronico: “i grandi colossi internazionali dell'ecommerce – ha continuato Lapini – stanno costruendo una fortuna sulle chiusure imposte al commercio tradizionale”. Anche se molti negozianti non si sono persi d'animo investendo sulle tecniche del social shopping attraverso Instagram e Facebook, oppure con consegne a domicilio, rimane impossibile per loro competere con chi investe milioni di euro l'anno per la promozione dei propri canali di vendita online.

La richiesta, quindi, di Confcommercio Toscana è di aiutare i commercianti a resistere attraverso le riaperture su prenotazione. “Se non programmiamo la ripartenza, anche attraverso questi segnali, la nostra economia resterà al palo per tanto tempo, anche molto oltre la fine della pandemia”, ha concluso Lapini.

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